L’industria dell’Automotive cinese è stato sconvolto dall’introduzione di nuove regole. Ecco cosa sta accadendo in Europa.
Il mercato delle quattro ruote, negli ultimi anni, ha visto il nascere di tanti nuovi marchi. I major cinesi hanno trovato il modo di ritagliarsi uno spazio importante, grazie all’introduzione di tantissime novità elettriche. Le decisioni sul clima hanno sconvolto i programmi del Vecchio Continente e dal 2035 saranno immesse sul mercato solo EV. In un colpo solo sarà fatto fuori il mercato delle auto termiche ed ibride.
Appare un clamoroso vantaggio per tutti quei brand esteri che hanno puntato con decisione sulla produzione di auto elettriche. In effetti sino allo scorso luglio sono cresciuti in modo esponenziale tantissimi marchi che prima erano noti solo in Cina. A luglio per arginare la diffusione di sole EV cinesi, in sede europea, si è decisi di intervenire con dei dazi, facendo invertire la rotta positiva.
Sulle colonne di Automotive News sono riportati i dati di Dataforce e in base a delle analisi, nei 16 Paesi dell’Unione Europea che hanno già comunicato i numeri delle vendite di luglio, è emerso che c’è stato un clamoroso crollo delle vendite. In particolare i gruppi cinesi BYD ed MG hanno registrato il 45% delle immatricolazioni in meno rispetto al precedente mese di un giugno. Il calo è dettato da due fattori: il primo è che le concessionarie si sono affrettate a vendere le EV cinesi entro il 5 luglio, per anticipare l’ondata di dazi che ha stravolto il mercato.
In secondo luogo i clienti, principalmente progressisti green, sono rimasti spiazzati dalle decisioni prese e si sono arrestati. Il calo è del 36% se consideriamo anche brand occidentali come BMW, Stellantis e Tesla, che costruiscono auto elettriche in Cina. Dal 2019 in avanti la crescita elettrica è risultata costante con tanti marchi interessati. BYD e Tesla si sono contese lo scettro nell’industria dell’Automotive alla spina nel 2023. BYD ha, nettamente, superato il brand californiano nel primo semestre di quest’anno ma da luglio il calo è impattante, sebbene BYD abbia fatto da sponsor agli Europei di calcio.
BYD produrrà in Ungheria così da aggirare i dazi, ma un’indagine anti-dumping da parte della Commissione Europea è in corso. Il governo cinese, infatti, avrebbe sostenuto in maniera impropria, attraverso sussidi statali, i propri costruttori, aiutandoli a tenere i prezzi bassi. Salvo dietrofront sugli accordi tra Bruxelles e Pechino da novembre in avanti la tassazione sarà permanente in Europa. In Cina hanno risposto con reclami e una tattica volta a colpire i prodotti europei di vario tipo, non soltanto legati all’Automotive.
Sapete qual è la macchina più lenta del mondo? Oggi rispondiamo a questa domanda con…
I monopattini stanno per andare incontro a una pazzesca rivoluzione, con la decisione che sarà…
Situazione complicata in casa Volkswagen, con il colosso tedesco che lascia i lavoratori senza parole…
Questa Renault è da sempre uno dei modelli più belli della Casa francese. Sembra una…
La MotoGP arriva da un anno per certi versi davvero disastroso. I dati sono sotto…
Matteo Salvini ha deciso di bloccare una strada di Roma, una scelta che ha portato…