Oggi vi parleremo di alcune auto che hanno fatto la storia del settore, e che tutti ricordano con entusiasmo. Ecco i dettagli.
La Fiat Panda è il modello che vende di più in assoluto in Italia da 12 anni a questa parte, un vero e proprio mito del mondo delle quattro ruote. Nella giornata di oggi, vogliamo parlarvi di auto ottime per la città, che si sono distinte anche per le loro doti da off-road, ovvero quelle dotate della trazione integrale.
Una classifica molto interessante, in tal senso, è stata realizzata dal sito web “Motorbox.com“, ed ovviamente, la Fiat Panda 4X4 non può mancare in questa graduatoria. Il suo debutto avvenne nel 1983, 3 anni dopo la nascita della Panda standard, ed era venduta ad un prezzo di circa 6.000/8.000 euro, rapportandolo al cambio attuale. L’austriaca Stery-Puch sviluppò per la casa di Torino un sistema di quattro ruote motrici, con tanto di albero di trasmissione e differenziale. Era spinta da un motore da 965 cc di cilindrata e potenza massima di 48 cavalli e peso di 740 kg. La velocità massima era di 135 km/h.
Autobianchi Y10 4WD: Questo gioiellino fece il proprio esordio nel 1986, ed era dotato di trazione integrale inseribile. La meccanica era per la gran parte la stessa della Fiat Panda 4X4, ed il motore Fire era il medesimo, con potenza aumentata sino a 50 cavalli. Il cambio era manuale a cinque marce;
Suzuki Samurai: La casa giapponese, ancora oggi, punta fortissimo sulla trazione integrale, e dopo le utilitarie, è arrivato il momento di parlarvi di un SUV. Essa debuttò sul mercato nel 1989, ed era lunga appena 3,4 metri, un fuoristrada che più compatto non si poteva. La potenza massima era pari a 69 cavalli, e nel 1993 arrivò anche un restyling, che riguardò anche il motore stesso. Arrivò anche la versione scoperta, dotata di capote in tela;
Daihatsu Terios: Un vero e proprio successo commerciale anche dalle nostre parti, sul quale hanno puntato centinaia di migliaia di clienti. Si tratta di un SUV di Segmento B più recente, che arrivò sul mercato a partire dal 1997. La prima versione era lunga 3,7 metri, mentre la seconda si allungò sino a 4,1 metri, restando comunque compatta e pratica anche per le strade cittadine. La potenza era più elevata delle altre descritte in precedenza e toccava i 105 cavalli grazie ad un motore quattro cilindri 1,5 litri. Il cambio era manuale a 5 marce o automatico a 4 rapporti.
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