Mercedes, questo modello non ha motori tedeschi: dietro c’è un altro colosso dell’auto

Non tutti lo sanno, ma non sempre le Mercedes montano motori tedeschi. Questo modello ad esempio ce l’ha di un altro marchio.

Una delle aziende più rinomate del mondo è sicuramente la Mercedes. Emblema di eleganza e di forza, il Marchio di Stoccarda si è fatto apprezza in Italia per i suoi modelli diventando spesso sinonimo di agiatezza. Non tutti, infatti, possono vantarsi di avere una delle loro vetture in garage visto il costo esoso che queste comportano.

Mercedes, chi gli fa i motori
Mercedes – Bicizen.it

Mercedes però negli anni si è fatta apprezzare non solo per questioni estetiche, ma anche dal punto di vista meccanico. I suoi motori sono un segno indistinguibile di forza. Il Marchio di Stoccarda negli anni ha sempre dotato le sue vetture di propulsori potente e longevi. Uno dei suoi modelli più apprezzati però resta la Classe A.

Mercedes, chi gli fa i motori

In particolare oggi vi parleremo della W177, presentata al Salone di Ginevra 2018. Rispetto alla versione precedente quest’auto vanta 11 cm in più in lunghezza e un passo allungato. Quello che in molti non sanno però è che le Mercedes Classe A e Classe B hanno montato per anni il motore 1.5 diesel della Renault. Il tutto era frutto di una partnership da i due colossi che è stata interrotta poi dall’introduzione del 2.0 diesel della stessa Casa di Stoccarda.

Mercedes, chi gli fa i motori?
Mercedes Classe A (Ufficio Stampa Mercedes) – Bicizen.it

Questo nuovo motore ha 116 CV e produce una coppia massima di 280 Nm. Mercedes, insieme al nuovo propulsore, ha introdotto anche un nuovo cambio automatico a doppia frizione a 8 rapporti. Nonostante tutto però, confrontando le prestazioni, viene fuori che sono in leggero favore per quello Renault. Anche le emissioni di CO2 sono aumentate passando da 129 g/km a 147.

Nonostante fosse prodotto dalla Renault, il motore era chiamato Mercedes-Benz OM607 e veniva accompagnato da cover griffate totalmente Mercedes. La produzione è andata avanti dal 2012 al 2019 facendo riscontrare davvero degli ottimi risultati. Non sorprenda una partnership del genere, spesso grandi colossi hanno collaborato tra loro cedendosi a vicenda parti meccaniche e non per risparmiare sia sui costi di produzione che su quelli di sviluppo. In alcuni casi più estremi vedi quello FIAT-PSI si è poi addirittura arrivati alla fusione tra le parti.

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