Benzina, dato allarmante: riesplode la polemica con lo stato, automobilisti inferociti

Tornano le polemiche per quanto riguarda i carburanti, che nonostante un prezzo in calo, in Italia fanno discutere. Ecco i dettagli.

La benzina ed i carburanti in generale sono stati frutto di grandi discussioni nel corso degli ultimi anni, a seguito dell’impressionante livello di aumenti che hanno comportato. A fare la differenza in negativo sono stati il Covid-19 ed anche lo scoppio della guerra in Ucraina, ed è proprio dal febbraio del 2022, al momento dell’inizio del conflitto, che si registrarono rincari mai visti in passato.

Benzina nuove polemiche
Benzina che paura – Bicizen.it

Tra 2022 e 2023, come ricorderete, sia benzina che gasolio erano spesso oltre i 2 euro al litro, con picchi di 2,4-2,5 in autostrada. Le cose, negli ultimi tempi, stanno migliorando, e quest’anno non c’è stato l’aumento di Ferragosto, che nel 2023 fu invece una mazzata per gli automobilisti in Italia. Nonostante i prezzi che sono costantemente in calo, quello dei carburanti è ancora un tema caldo, e la notizia che è arrivata nel corso delle ultime ore non farà felici i nostri concittadini.

Benzina, il dato sull’Italia è inquietante

Secondo le recenti rilevazioni, i prezzi di benzina e diesel sono in costante diminuzione, e questa è stata un’ottima notizia per i milioni di italiani che si sono messi in viaggio in queste settimane. Tuttavia, in Italia continuano a pesare e non poco le imposte, con il nostro paese che è al quarto posto assoluto in Europa per impatto della componente fiscale, secondo quanto è stato reso noto dall’ultimo aggiornamento di Unem sui prezzi applicati nel territorio dell’Unione Europea.

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Carburanti nuova tegola (ANSA) – Bicizen.it

In base a ciò che è stato riportato, al comando di questa classifica c’è la Danimarca se ci riferiamo a benzina e diesel, mentre la Francia è davanti a tutti in termini di GPL. Alla fine del mese di luglio, il prezzo medio della benzina in Italia era di 1,860 euro, dietro solamente alla suddetta Danimarca, all’Olanda ed alla Grecia, che hanno composto il podio dei prezzi più elevati. Come detto, l’Italia paga eccessivamente il peso del Fisco, che si fa sentire su tutto il nostro paese.

In Italia, ad inizio luglio il prezzo al consumo era di 1,738 euro al litro, sopra la media dell’Unione Europea che è pari ad 1,628 euro al litro. Ben 0,859 euro sono da attribuire all’enorme pressione fiscale, ovvero la metà, su per giù, della cifra complessiva. Ancora una volta, il nostro paese si distingue per un’eccessiva pressione fiscale, che ormai satura con costanza ogni ambito.

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