Negli ultimi giorni si è tornati a parlare di un omicidio di fine luglio con una bicicletta che diventa protagonista di questa tragica storia.
L’episodio è davvero incredibile anche perché ha perso la vita una ragazza di appena 33 anni che aveva tutto un percorso meraviglioso ad attenderla davanti.
Prima di spiegare cosa c’entra la bici in questa tragica storia, torniamo a raccontare l’episodio che ha portato alla morte di Sharon Verzeni. La 33enne ha perso la vita il 29 luglio quando è stata accoltellata, riuscendo a chiamare i soccorsi sul posto sono arrivati subito i paramedici dell’Agenzia regionale emergenza urgenza della Lombardia (Areu).
Subito è stata trasferita in codice rosso al Papa Giovanni XXIII di Bergamo per le ferite riportate sia sul torace che sulla schiena. È morta poi nella mattinata del giorno dopo per la gravità delle ferite riportate. Pare che la donna, come riporta FanPage, la donna fosse nella sua abitazione al momento dell’aggressione. I militari sono a lavoro per cercare di capire chi è stato a portare a termine un tanto cruento omicidio. E ora spunta un nuovo indizio clamoroso.
La bici che crea sospetti
La sera dell’omicidio la ragazza, Sharon Verzeni, era uscita a fare una passeggiata di sera in una Terno d’Isola, dove viveva, che non era per niente deserta come capita ovunque durante l’estate. Le 50 telecamere presenti all’interno del paese hanno fornito delle informazioni decisamente importanti sotto ogni punto di vista.
E tra i sospettati c’è una persona che si muoveva su una bicicletta che è stata vista passare sulla scena del delitto e su cui al momento sono in corso degli accertamenti. E c’è il sospetto che qualcuno abbia visto e non parli di quanto accaduto, visto che poi gli approfondimenti hanno verificato che le quattro pugnalate sono avvenute in strada.
Il caso è molto complesso anche perché non ci sono tracce a svelare qualcosa più da vicino e a portarci vicino all’assassino. Intanto gli inquirenti stanno lavorando per prelevare il DNA di uomini e donne residenti nella zona per cercare di vedere se qualcuno è stato coinvolto nell’omicidio. E il movente? Ancora più difficile capirlo visto che la ragazza non aveva problemi ed era una donna che lavorava, semplice e ben voluta da tutti.
La speranza è che si capisca prima possibile cosa è accaduto perché in strada c’è ancora qualcuno che ha commesso un omicidio e che dunque è pericoloso.