Morti moglie e marito, la storia tragica con una pappagallina al centro

Oggi vi raccontiamo una storia tragica, quella di una moglie e un marito che hanno perso la vita con una pappagallina protagonista.

La situazione è davvero di quelle da commuovere, impossibile non versare lacrime di fronte a questo tragico evento che deve invitarci a riflettere.

Marito e Moglie cosa è accaduto?
Marito e moglie morti (Bicizen.it)

Quando a perdere la vita sono due giovani è sempre una tragedia, quanto accaduto lascia davvero di sasso anche perché si poteva evitare e sicuramente non doveva accadere, si poteva anche evitare. Doveva essere una giornata di svago, di festa, di vacanza, si è trasformata nell’ultima uscita per questa coppia di coniugi.

Sara Ragni, 36 anni, e Marco Torcianti, 47, abitavano a Polverigi e sono stati identificati grazie a una chiamata della vittima lasciando di sasso sia parenti che amici. Come racconta Il Resto del Carlino il tutto è avvenuto ieri e ha lasciato una eco fortissima di dolore e dispiacere. Ma andiamo a vedere più da vicino cosa è realmente accaduto.

Morti moglie e marito

Sara Ragni e Marco Torcianti hanno perso la vita quando erano semplicemente usciti per fare una gita con la bicicletta. Mentre stavano tornando da un allenamento sono stati travolti da un neopatentato che si aggirava in auto sulla loro stessa strada.

Polizia cosa è accaduto?
Polizia intervento (Bicizen.it)

Si erano sposati otto mesi fa ed erano uniti proprio da una grandissima passione per la bicicletta che li aveva portati a conoscersi e a vivere un legame davvero forte e incredibilmente vivo. Stavano pedalando quando alle 11.30 di ieri sono stati colpiti da una Mazda al km 276 della SS15 perdendo la vita sul colpo.

Alla guida dell’automobile c’era un 19enne milanese, ma residente a Pesaro Urbino che era in automobile insieme alla sua fidanzata. Si è parlato anche della pappagallina Frankie che molto spesso li accompagnava nei loro giri in bici erano protagonisti del Team Cingolani di Pianello di Ostra e molto conosciuti nel luogo.

Avevano partecipato a numerosi competizioni nazionali amatoriali con ottimi risultati, ma non erano interessati ai premi piuttosto all’amore per la pedalata e la voglia di salire sempre e comunque in sella. La squadra ha scritto sui social network una dedica specificando un semplice ma efficace “Riposate in pace”.

Si tratta di una storia d’amore terminata durante un momento condiviso di passione sportiva e questo non può che aumentare il dolore per un evento che dobbiamo assolutamente considerare inaccettabile. Sono tanti quelli che si sono dedicati a un emozionante ricordo e testimonianza per loro.

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