Allarme auto in Europa, l’ultima ora è una stangata: in milioni corrono ai ripari, cosa succede

Duro colpo per milioni di automobilisti in tutta Europa, con le accuse che si fanno molto dure e le istituzioni dovranno risponderne.

L’Unione Europea sta attuando una serie di cambiamenti per quanto concerne la mobilità cittadina, con le grandi aziende che dunque sono costrette a doversi adeguare alle novità. Lo si vede per esempio con il caso legato alla Legge che nel 2035 vedrà bloccare definitivamente la produzione di veicoli termici, anche se è possibile un ripensamento.

Allarme auto, stangata in Europa
Allarme auto in Europa (bicizen.it)

Il libero mercato inoltre si basa proprio sul fatto che le aziende debbano avere modo di spaziare e di poter creare nuovi prodotti e dunque fermarsi solo alle auto elettriche rischia di essere una sorta di autogol. L’Europa però sembra essere convinta della propria decisione, almeno per ora, mentre le grandi case automobilistiche arricciano il naso.

Lo stesso sta accadendo anche in diversi Governi nazionali, con le critiche nei confronti dell’UE che ormai non mancano. Lo si vede per esempio con il caso del Ministro dei Trasporti tedesco Volker Wissing, con questi che ha criticato duramente una scelta dell’UE, con la Germania che dunque non vuole rimanere in disparte in questo settore.

Germania contro l’Europa: cosa sta accadendo?

L’ultima grande innovazione per quanto riguarda le tematiche ambientali che ha lanciato l’Unione Europea è legata al rispetto delle emissioni di CO2 anche per i modelli più datati. In passato infatti questi avevano il dovere di rispettare le limitazioni solo in condizioni di prova standardizzate, mentre ora ciò deve avvenire anche quando si è a pieno carico.

Germania critica l'Unione Europea
Volker Wissing (Ansa – bicizen.it)

Questo significa un duro colpo per tutte quelle auto che sono omologate come Euro 5, con qualche possibile blocco anche per delle Euro 6. Una scelta che appare insensata a Volker Wissing, con il Ministro dei Trasporti tedesco che ha scritto così una lettera a Ursula Von der Leyen, Presidente di Commissione Europea, con la richiesta che è quella di porre fine alla “politica anti-auto di Bruxelles”.

Una dura presa di posizione quella del ministro tedesco, con questi che ha specificato come la gente non può accettare il fatto che le vanga tolta la propria auto e la Commissione deve dare delle risposte nel breve periodo. Per Wissing, dopo aver interpellato i propri legali, non è possibile infatti modificare le misurazione per l’omologazione in modo retroattivo. Questo andrebbe solo a colpire i cittadini e a creare un disagio e una sfiducia verso l’Unione Europea da tempo criticata in questo ambito.

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