Duro colpo per questo modello che è stato definito ormai da tempo come quella che è la peggior auto di sempre.
Si sa che i gusti sono gusti e non si possono sindacare, ma certe volte ci sono dei dati e delle evidenze che diventa anche difficile poter contestare. La bellezza delle automobili nella maggior parte dei casi è un qualcosa di soggettivo e nella storia recente sono tantissimi i modelli che hanno subito contestazioni e non poco dalla clientela.
In Italia per esempio per anni è stata massacrata la FIAT Multipla, una vettura che in realtà era anche molto pratica e spaziosa, ma che aveva un design forse troppo avveniristico. Nonostante diversi anni fa siano stati molti i comici italiani pronti a criticarla e a inserirla come parte integrante dei loro sketch, Olivier François, il CEO di FIAT, la rivorrebbe nella gamma.
Non è infatti da escludere che questa possa tornare, in una veste diversa e ancora più accattivante. Del resto si sa che come il lusso straordinario è in grado di far parlare di sé, lo stesso dicasi anche per quei modelli che sono entrati nella storia nel lato opposto. Negli USA si sa che lo stile per la produzione delle auto è ben diverso rispetto all’Europa, ma forse nessuno si ricordava di questo modello.
GM Oldsmobile Diesel: perché tante critiche all’auto americana?
A quanto pare negli USA non esiste nessun modello che ha raccolto così poco successo come la Oldsmobile Diesel, prodotto per merito, o forse per colpa, della GM. Di sicuro non vi erano le premesse migliori per questo modello, considerando come gli anni ’70 siano stati un periodo nero per l’industria petrolifera a stelle e strisce.
Il problema in fase di sviluppo della Oldsmobile Diesel era però che già da un punto di vista ingegneristico era un progetto datato. Il motore era decisamente sovradimensionato per le auto del tempo, dato che era un 8 cilindri da 5700 di cilindrata, il che comportava una serie incredibile di difetti da un punto di vista dell’affidabilità.
Inizialmente però questo ritorno al passato piacque e ottenne anche ottimi risultati anche dopo l’aumento di 800 Dollari sul valore dell’auto, non poco visto come il prezzo medio del tempo era di 8000 Dollari. I soli 120 cavalli però la rendevano troppo debole da un punto di vista velocistico, con un peso che non era sopportato dal motore. Per passare da 0 a 100 km/h servivano ben 20 secondi e da lì in poi iniziarono una serie di difetti a catena, con la GM che decise di chiudere il progetto in anticipo, facendola diventare per molti il buco nero dell’automobilismo americano.