La sicurezza per le automobili è molto importante, proprio per questo preoccupa l’ennesimo brand a quattro ruote coinvolto.
Uno dei punti focali del futuro dell’automobile sarà quello relativo alla sicurezza stradale e dei veicoli che in strada ci finiscono. Non è così semplice come può anche solo lontanamente sembrare realizzare nel 2024 un’autovettura sicura.
Anche perché una casa costruttrice deve cercare di coniugare la sicurezza all’affidabilità, la tecnologia alla resistenza, buoni componenti a valide prestazioni.
E, infine, tentare di venire incontro ai compratori con un prezzo di mercato abbastanza competitivo. In ogni caso, il fine definitivo è e deve essere quello di sfornare un mezzo di trasporto sicuro. Evidentemente, però, le ultime news non sono molto positive in tal senso. Proprio lato sicurezza ci sarebbe un allarme di non poco conto da considerare per un marchio decisamente blasonato.
L’azienda di cui vi stiamo parlando è SEAT, appartiene al Gruppo Volkswagen ed è stata coinvolta in una situazione poco piacevole legata alla sicurezza. Le vetture protagoniste di questa amara storia, anche se non è precisamente chiaro quali siano, sarebbero quelle vendute tra il 2009 e il 2017. Presumibilmente, si tratta della Leon, della Altea e della Tarraco. Il richiamo è legato agli airbag Takata, che Seat ha utilizzato in lungo e in largo negli ultimi 15 anni.
La campagna di richiamo ha coinvolto un po’ tutta Europa. Per cercare di risolvere la questione al meglio, SEAT ha aperto una pagina interamente dedicata alla questione, un sito web tramite il quale è possibile verificare il possibile coinvolgimento della propria automobile. Basta inserire il numero di telaio della vettura che si possiede. Takata, purtroppo, è tristemente nota per una serie di incidenti gravi, risalenti al 2013, che hanno portato a notevoli danni alle persone causati dagli airbag della società giapponese in questione. Il brand fu costretto a richiamare 3,6 milioni di automobili.
Anche FCA fu obbligata a richiamare diverse vetture – prima di essere inglobata in Stellantis -, esattamente come Toyota, Citroen e DS. Senza contare che, nel 2017, il brand nipponico è finito in bancarotta. Gli strascichi delle problematiche legate alla sicurezza della Takata si evidenziano ancora oggi, come purtroppo stiamo vedendo con le ultime notizie legate alla SEAT. La speranza è che tutto si risolva per il meglio e il prima possibile, onde evitare altri incidenti che nel 2024 non possono e tantomento devono presentarsi mentre ci si trova alla guida di un’autovettura.
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