Max Verstappen è stato protagonista di un battibecco acceso in occasione del Gp di Ungheria: il clima in Red Bull non è tranquillo.
“Vincere aiuta a vincere” è un detto che abbiamo sentito certamente tante volte nel mondo dello sport per sottolineare quanto sia importante ottenere un successo non solo ai fini di palmares e classifica, ma anche per ottenere maggiore fiducia in se stessi e pensare che i sacrifici fatti possano essere ripagati. Una sensazione simile sembra conoscerla appieno Max Verstappen, ormai da anni il vero dominatore della Formula Uno, sempre più vicino a conquistare l’ennesimo titolo mondiale.
Uno come lui non può certamente accettare di buon grado di fare una figura da comprimario, ma anzi il suo carattere lo spinge a dare sempre il massimo con la convinzione di essere sempre supportato dalla macchina e dal team. La Red Bull è certamente la più forte, ma se lui non si sente supportato a dovere non riesce facilmente a stare in silenzio, anzi.
Non sentirsi supportato a dovere dal team può rendere insoddisfatti, su questo ci sono pochi dubbi, vale in ogni lavoro, ma a maggior ragione nello sport. Pensare però che una sensazione simile possa averla Max Verstappen, vicino all’ennesimo titolo mondiale, può fare sorridere, oltre a sembrare impossibile, invece è proprio quello che è accaduto.
In Ungheria, gara vinta da Oscar Piastri, l’olandese si è trovato a dover affrontare numerosi contrattempi, iniziati praticamente sin da subito, quando la scuderia gli ha chiesto di lasciarsi sfilare da Norris. Il malcontento è però proseguito, e con toni ancora più pesanti, dopo la seconda sosta, arrivata secondo Verstappen troppo in ritardo rispetto a Hamilton e Leclerc. Questo, a suo dire, avrebbe compromesso la sua prestazione finale, soprattutto perché lui è sempre più convinto che la sua monoposto non sia così perfetta, non sempre però lui riesce a sopperire personalmente alle sue lacune.
L’olandese ha infatti sottolineato senza giri di parole al box come la macchina fosse inguidabile, oltre a fare presente loro quanto fosse sbagliata la strategia che gli è stata indicata, ma prendendosi tutti i meriti della situazione, dicendo apertamente “sto rimediando ai vostri errori“.
Il clima è peggiorato ulteriormente sul finale quando, a sette giri dal termine, Max ha rischiato di entrare in contatto in curva con Lewis Hamilton, ma in quel frangente tutto il muretto Red Bull a sorpresa ha difeso il futuro ferrarista. Un atteggiamento per il campione del mondo incomprensibile, visto che chi lavora con lui dovrebbe supportarlo appieno e non farlo con gli avversari.
Stanco di una serie di rimbrotti che sono proseguiti praticamente per tutta la corsa, l’ingegnere di gara Giampiero Lambiase è sbottato con il pilota mettendo in chiaro la sua posizione e sottolineando come il rispetto non debba mai mancare: “Non inizierò una battaglia via radio con gli altri team, lasciamo lavorare gli steward. Fare queste cose via radio è da bambini, Max”. Insomma, davvero una presa di posizione pesante, che non può che fare sensazione perché arrivata nei confronti di qualcuno che sta tenendo alto l’onore della Red da tempo, il rischio concreto è però che non si riesca a trovare un punto di incontro positivo per entrambe le parti, a discapito però delle prestazioni.
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