Non molti sanno che il ciclismo è uno degli sport più seguiti in Italia, pensate che l’atleta più amato di sempre dagli italiani è un ciclista e non un calciatore.
Sebbene il calcio sia considerato lo sport nazional popolare per eccellenza, quello che smuove più persone, e questo è anche vero, la massa che si muove per il ciclismo è importante.
Al di là dell’essere governato da una nicchia di fedelissimi, questo sport vanta delle competizioni che di fatto fermano il paese. Si parte del Giro d’Italia per arrivare al Tour de France e la Vuelta de Espana che sono tra i tre eventi più importanti del ciclismo a livello internazionale. Quando passa il giro sono milioni gli italiani che non vanno a lavoro e si fermano.
Oggi vogliamo ricordare uno che meglio di altri è riuscito a dimostrare dei risultati straordinari, ma che il suo epilogo l’ha visto affrontare anche delle salite troppo difficili da superare e che l’hanno portato a perdere la vita quando era ancora molto giovane. Il suo ricordo è impresso nella mente di tutti e molti lo osannano anche se non seguono il ciclismo come sport.
Il Pirata per sempre nei nostri cuori
Come molti di voi avranno intuito stiamo parlando del Pirata Marco Pantani, uno dei più grandi ciclisti della storia del nostro paese e del mondo in generale, oltre che sportivo di assoluto rilievo internazionale.
Oggi però non vogliamo parlare, come spesso capita, della sua tragica morte a 34 anni in quel di Rimini, di quell’albergo dove è stato trovato senza vita, ma della sua carriera e di quanto bello fatto.
Classe 1970 di Cesena è stato uno scalatore puro, tra i più forti per i record numerici in salita e anche per stessa ammissione dei suoi colleghi che avevano una stima immensa nei suoi confronti.
In carriera ha ottenuto 46 vittorie nelle corse a tappe. Nel 1998 vinse il Giro d’Italia e il Toure de France, un anno che però di fatto segnò l’inizio della fine. Persona solare e intelligente è riuscito a raggiungere il cuore del pubblico anche per la sua semplicità nelle interviste e nella vita di tutti i giorni oltre che per la bravura in pista.
Pantani è entrato anche nella cultura popolare grazie a canzoni, film, musica e cinema che hanno evidenziato lo splendido personaggio e l’amore che in molti avevano per lui.