Bmw ha nel suo catalogo la regina delle moto adventure, una vera e propria icona caratterizzata da un prezzo elevatissimo. La sfida che viene dalla Cina punta proprio su questo aspetto.
Dalla Cina con prezzo da paura: questa moto si presenta come una rivoluzione nel segmento delle adventure bike di fascia media, offrendo un equipaggiamento degno di una moto da turismo di alta gamma. Stupisce certamente il prezzo proposto, ma è importante notare che anche la qualità dell’allestimento non è da meno, e prevede componentistica di alta qualità. La sfida al leader bavarese è insomma lanciata, e sarà una sfida interessantissima, specialmente per le tasche dei clienti.
La nuova versione di quello che è ormai un piccolo classico QJ Motors si distingue per il suo mix unico di avventura e comfort, portando sul mercato una proposta interessante per gli appassionati di viaggi su due ruote, che non vogliono spendere una fortuna per realizzare i propri sogni. Molte sono le caratteristiche in continuità con il vecchio modello, ma le caratteristiche nuove non sono poche, e sono importanti sia a livello tecnico che di estetica.
Qjmotor SRT 600, un gioiello a prezzo umano
Il cuore pulsante della SRT 600 è un bicilindrico in linea da 554 cm³, che sostituisce il precedente quattro cilindri. È già in sviluppo una variante da 48 cavalli, compatibile con la patente A2, in previsione di una possibile commercializzazione in Europa. Una gamma completa, dunque, pronta ad affrontare il mercato con qualità e grinta.
La ciclistica si basa su un telaio in acciaio con parte posteriore imbullonata, verniciata di rosso. Le sospensioni Marzocchi, sia all’anteriore che al posteriore, promettono un’ottima tenuta di strada. La moto pesa 198 kg a secco (220 kg in ordine di marcia) e vanta un serbatoio da 20,5 litri, garantendo un’ottima autonomia.
Gli equipaggiamenti sono di livello elevatissimo, addirittura incredibile per una moto venduta a prezzo ultra entry level. Il design della SRT 600 si discosta nettamente dal modello precedente, abbandonando il vistoso becco anteriore. La sella, posizionata a 815 mm da terra, offre un’altezza ragionevole per una moto di questa categoria.
La SRT 600 è disponibile in due versioni: stradale e fuoristradistica. Quest’ultima si distingue per le ruote a raggi invece che in lega. Entrambe montano pneumatici con misure identiche (110/80-19 anteriore, 150/70-17 posteriore), ma di marche diverse: Maxxis per la versione stradale e CST Ambro A3 per quella fuoristradistica.
La frenata è affidata a un impianto Brembo di alta qualità, con doppio disco anteriore da 320 mm e pinze a fissaggio radiale a quattro pistoncini, e un disco posteriore da 260 mm con pinza a doppio pistoncino. Il sistema è controllato dall’ABS per garantire la massima sicurezza. La moto è inoltre dotata di controllo di trazione (antispin) e di un display da 7 pollici per una facile gestione di tutte le funzionalità.
E veniamo ora il prezzo, ai limiti dell’assurdo per una moto di questo livello: in Cina, la versione stradale è in vendita da marzo 2024 a 29.999 Yuan (circa 3.800 euro), mentre la versione fuoristradistica è disponibile a 33.999 Yuan (circa 4.300 euro). Non è ancora stata confermata l’importazione in Europa, ma non possiamo che augurarcela perché a questo prezzo e con questa qualità la moto sembra fatta per spaccare il mercato.