Era un personaggio molto importante, ma la bicicletta, una delle sue grandi passioni, gli è stata fatale. Una situazione drammatica che ha lasciato tutti senza parole.
Artista di un rilievo internazionale ha conquistato intere platee, poi però è arrivata la morte tragica e totalmente inaspettata.
A cinquant’anni si è spenta questa straordinaria donna, con una voce incredibile e una personalità totalmente inaspettata. Ma cosa è successo? Si trovava tranquillamente in vacanza a Ibiza dove aveva affittato, in collina, un cottage. Uscita di casa in bici in discesa si trovò a dover fronteggiare una caduta molto semplice, ma che sarebbe stata di fatto fatale.
Soccorsa da un tassista era cosciente, ma non riusciva a parlare. La portarono all’Hospital Can Misses anche se lei sembrava non volere. Fu inizialmente curata per insolazione in maniera totalmente errata visto che aveva accusato un’emorragia cerebrale diagnosticata la mattina successiva. Morì la sera del lunedì dopo un giorno di sofferenza e noi perdemmo una grandissima artista.
Sul diario della cantante fu trovata la volontà di essere cremata e il suo manager, insieme a due colleghi, giunsero lì per farla cremare ma senza trovare successo. Fu così portata a Barcellona la salma e creamata dopo due settimane a Berlino. L’urna venne sepolta al cimitero Grunewlad Forst di Berlino nella stessa tomba della mamma.
La cantante di cui parliamo oggi è un’artista straordinaria, si tratta di Nico, nome d’arte di Christa Paffgen, che è diventata nota per essere stata la musa e frontman del gruppo Velvet Underground. Prodotti da Andy Warhol questi ragazzi ruppero gli schemi regalando al mondo della musica una vera e propria rivoluzione culturale e ad ascoltare i loro brani oggi ancora sono molte le cose interessanti da notare.
In carriera poi Nico lavorò anche da solista per un periodo di attività dal 1963 al 1988 con 25 album pubblicati, tra cui anche quelli con la band, suddivisi in 7 da studio, 12 live e 6 raccolte. Di certo fu un periodo straordinario quello suo professionale, anche se purtroppo morì molto giovane.
La donna fu vittima anche di tossicodipendenza, facendo uso di eroina per oltre 15 anni cosa che la portò a un comportamento inquieto come raccontato da James Young, membro della band, nel libro Songs They Never Play. Un racconto molto particolare che lasciò tutti senza parole anche se già all’epoca si sapeva di questa sua debolezza.
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