Una nuova grana ha colpito il Gruppo Stellantis. La situazione si è fatta incandescente e si prevede una presa di posizione clamorosa.
Il Gruppo Stellantis ha ottenuto dei risultati record nel 2023. I ricavi netti sono aumentati del 6% su base annua, toccando i 189,5 miliardi di euro. L’utile netto è aumentato dell’11% a 18,6 miliardi di euro. La crescita è stata dettata dal lancio di numerosi veicoli termici e alla spina che stanno spopolando. Non tutto sta andando come nei programmi, invece, nel Regno Unito.
Il colosso italo-francese potrebbe arrivare a stoppare la produzione dei veicoli in UK se le iniziative di elettrificazione del governo porteranno ad un ambiente commerciale ostile. Al vertice annuale della Society of Motor Manufacturers and Traders a Londra, Maria Grazia Davino, numero 1 Stellantis nel Regno Unito, ha fatto presente che la minaccia è reale e rappresentata da misure come il mandato sui veicoli alla spina che ha immesso divieti 2030/2035 sulla vendita di nuove auto con motori termici.
L’industria dell’Automotive sta vivendo una fase di trasformazione totale. In sede europea si è decisi che dal 2035 non verranno più commercializzate auto con motori a combustione interna, ibride comprese, facendo un all-in sull’elettrico. Nel Regno Unito una percentuale crescente delle vendite di ciascun costruttore dovrà essere elettrica dal 2024 al 2030, ma per Stellantis la strada sembra essere già in salita.
In UK vi saranno impattanti conseguenze sull’assetto produttivo. Si rischia una contrazione di una industria già in affanno e la produzione del Gruppo Stellantis potrebbe arrestarsi del tutto. Nelle factory di Ellesmere Port e Luton Stellantis, attualmente, Stellantis fornisce furgoni e monovolumi di piccole e medie dimensioni, avendo cessato la produzione di auto nel Regno Unito con il ritiro dell’ultima serie dell’Opel Astra nel 2021.
D’ora in avanti, in UK, il 22% delle vendite di ogni casa produttrice dovrà essere esclusivamente elettrico, altrimenti verranno imposte sanzioni punitive. Nel 2030 la percentuale passerà all’80%. Per come sta andando oggi il mercato sembra un target impercorribile per chiunque. “Questa traiettoria potrebbe essere molto dannosa nel prossimo futuro per l’industria e per noi di Stellantis. Non è solo ciò che accadrà nel 2030 o 2035, ma ciò che avverrà nel 2024, 2025, 2026″, ha affermato la responsabile numero 1 di Stellantis nel Regno Unito. C’è anche un altro grave problema che dovranno gestire i vertici del colosso italo-francese.
“Se la domanda non segue l’offerta, allora saremo obbligati a prendere delle scelte perché gestiamo profitti e perdite, gestiamo decisioni operative che hanno un impatto sul Regno Unito. […] Non è quello che vogliamo fare e combatteremo per la nostra produzione nel Regno Unito. Ma bisogna avere dei vantaggi per costruire in un Paese“, ha affermato Maria Grazia Davino, come riportato su Clubalfa.it.
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