L’uso dell’aria condizionata in auto può portare ad una infrazione che in pochi conoscono: si rischiano multe salatissime, anche da oltre 400 euro
In questo periodo estivo diventa fondamentale l’uso del condizionatore per affrontare un viaggio o anche semplicemente il traffico cittadino. Bisogna però rispettare alcune regole per non incorrere in grossi guai.
L’estate è arrivata e con essa anche il caldo estremo in quasi tutte le regioni italiane. Per chi deve mettersi in viaggio in autostrada o per chi continua a lavorare in città, facendo i conti con il traffico quotidiano, diventa difficile resistere. Proprio per questo l’uso del condizionatore in auto è fondamentale per sopravvivere per almeno tre mesi l’anno. I nuovi modelli di automobili sono fornite di ottimi sistemi di aria condizionata e possono offrire ogni genere di comfort. Quelli che non tutti sanno è che va utilizzata in un certo modo per non incorrere in pesanti sanzioni. Si avete capito bene, anche l’aria della nostra auto può portarci ad infrangere il Codice della Strada.
Si parla di cifre non proprio di poco conto, visto che le multe possono passare da 223 a 444 euro, il tutto per un banale errore nell’utilizzo del condizionatore della vettura. Questo perché nel Codice della Strada viene prestata particolare attenzione alle emissioni di CO2 e alla questione ambientale, tema molto importante in questo periodo.
Aria condizionata in auto, attenzione a come la usate: la multa arriva fino a 444 euro
Secondo quanto previsto dall’art. 157, comma 7 bis, CdS: “È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso”. Inoltre viene specificato come: “Dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma (che varia dai 223 ai 444 euro)”.
Secondo la norma non si può tenere il motore acceso durante la sosta o la fermata per mantenere attivo il sistema di climatizzazione. Se ci fermiamo dobbiamo spegnere la macchina e di conseguenza anche l’aria condizionata.
Non c’è quindi differenza in questa particolare norma fra sosta e fermata. La prima si riferisce ad uno stop prolungato della marcia, quindi ad esempio quando parcheggiamo. La seconda invece, ad uno stop momentaneo, magari per far scendere un passeggero. Sarà bene tenerlo a mente per non ritrovarsi a perdere 400 euro inutilmente.