Stellantis, stop alla circolazione per un modello di punta: si rischia addirittura la morte

Brutto colpo per il gruppo Stellantis, che deve affrontare un problema non da poco. Ecco il problema e l’auto coinvolta.

Ancora problemi per il gruppo Stellantis, che tra tensioni con il Governo italiano ed una produzione che è sempre più lontana dal nostro paese, deve affrontare un gran numero di sfide. A tutto ciò si aggiunge anche un grave problema che riguarda un’auto prodotta da un brand del gruppo, che rischia di mettere in serio pericolo l’incolumità degli occupanti.

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Stellantis si rischia grosso (Citroen) – Bicizen.it

Sulle auto moderne sono stati fatti dei passi in avanti enormi a livello di sicurezza, tra sistemi di ogni tipo e di ultima generazione, ma alle volte, qualcosa può andare storto. Stellantis deve ora fronteggiare una situazione di emergenza, visto che un numero impressionante di auto dovrà essere richiamata. Andiamo a scoprire di quale modello si tratta e da quale guasto è stato colpito.

Stellantis, disastro per la Citroen C3

Sempre più spesso sentiamo parlare di richiami auto, ma quello che ha colpito ora il gruppo Stellantis è probabilmente il più grave degli ultimi tempi. Infatti, circa 600 mila auto tra Citroen C3 e DS3 dovranno essere richiamate, a causa di un pericoloso guasto del sistema dell’airbag, che non è legato a colpe o mancanze della casa francese.

Citroen C3 Stellantis problema airbag
Citroen C3 in mostra (Citroen) – Bicizen.it

Infatti, l’airbag montato su queste auto viene prodotto dalla giapponese Takata, ed il problema è molto serio. Infatti, in caso di incidente gli airbag incriminati rischiano di provocare gravi lesioni, o peggio, la morte degli occupanti dei veicoli, come riportato dal portale auto.everyeye. In sostanza, fanno il contrario di ciò per cui sono stati progettati, ed intervenire su un numero così elevato di vetture non è di certo facile, l’ennesimo problema serio per Stellantis, ed i proprietari sono molto preoccupati.

Infatti, le vetture coinvolte sono state prodotte tra il 2009 ed il 2019, e sono state vendute in molti paesi, tra i quali l’Italia, la Francia, l’Europa Meridionale, l’Africa ed il Medio Oriente. Inoltre, c’è ora il problema legato alle auto sostitutive, che sino ad ora sono state consegnate ad appena 10.000 clienti.

Secondo quanto emerso, ne arriveranno presto altre 25.000, ma sono comunque ancora troppo poche. Ai proprietari dei modelli incriminati è stato sconsigliato di mettersi al volante, il che significa che il problema è molto pericoloso, e causa un forte disagio alla circolazione ed agli spostamenti. Si tratta di uno dei più grandi richiami della storia, una situazione al limite del tragico per costruttori e clienti.

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