Altro che elettrica, l’auto iconica per eccellenza è tornata a benzina: il mito resiste

Non tutti i costruttori sono pronti alla conversione all’elettrico.  La storica e amatissima vettura torna con motore a benzina. I dettagli.

Mentre alcune Case hanno scelto di abbandonare la motorizzazione endotermica per investire tutte le proprie risorse sull’elettrico, a fronte della normativa della Commissione Europea che intende far si che a partire dal 2035 i nuovi veicoli immatricolati possano essere solamente a batteria o alimentati con carburanti sintetici, uno zoccolo duro insiste nel rilascio di vetture spinta da unità endotermica per abbracciare una fetta di pubblico più ampia.

modello iconico benzina elettrico
Torna il modello a Benzina (Bicizen)

Questo non solo dal punto di vista delle possibilità economiche, visti i costi inferiori rispetto ai modelli a zero emissioni, ma anche dei gusti, considerato che molti costruttori di supercar stanno cominciando solo ora ad affiancare la “spina” all’alimentazione classica, proprio perché ancora oggi la prestazione continua ad essere avvicinata ad un’altra idea di propulsore, oltre che ad un altro suono rispetto al sibilo del full electric.

Non stupisce quindi, che una Casa europea molto importante e apprezzata abbia deciso di confermare la versione a benzina per il suo ultimo modello, mentre è stato mandato definitivamente il pensione il diesel.

Auto elettrica sì, ma la benzina non si abbandona

Per la sua quinta generazione, la Mini incrementa la propria offerta con due alternative termiche: la Cooper C, equipaggiata con unità turbo tre cilindri 1.5 da 156 cv e 230 Nm di coppia, e la Cooper S, dotata di un quattro cilindri 2.0 da 204 e 300 Nm. La prima passa da zero a cento km/h in 7,7 secondi, la seconda compie lo stesso salto in 6,6 secondi.  Entrambe dispongono di quattro allestimenti: Essential, Favoured, Classic e JCW, quest’ultima in chiave sportiva.

Mini Cooper S auto elettrico benzina
Mini Cooper S in versione termica (Mini) – Bicizen.it

Rispetto alle versioni elettriche che sfoggiano un frontale chiuso, in questo caso la sezione è a griglia aperta ottagonale, mentre sul fronte gomme, i cerchi messi a disposizione sono da 16 o 18 pollici, disegnati ad hoc per migliorare l’effetto aerodinamico.

Aprendo le portiere troviamo invece un head-up display a sostituire la strumentazione digitale collocata dietro al volante, accompagnato da un ampio schermo per l’infotainment. Tra i sistemi di assistenza alla guida figurano: il cruise control adattivo, il mantenimento della corsia, la frenata automatica di emergenza, il monitoraggio dell’attenzione del conducente, il climatizzatore bizona, il sensore per la pioggia e la telecamera posteriore. Per quanto riguarda i prezzi, il modello meno potente prevede un esborso di 28.900 euro, mentre per portarsi a casa l’altro occorre investire 3mila euro in più.

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