Non si ferma il momento no di Tesla. Il patron Elon Musk chiamato ad un nuovo richiamo delle sue auto
Tesla è sinonimo di vettura elettrica di alto livello e di eccellenza tecnologica nel campo delle zero emissioni, ma il momento per l’azienda di Elon Musk non è dei migliori. Sarà la domanda dell’elettrico che in molte parti del mondo fatica a decollare, sarà perché dalla Cina, Byd in testa, hanno cominciato a rilasciare veicoli a batteria di buona qualità, ad un costo altamente competitivo con prezzi irraggiungibili in zone come Europa e Stati Uniti, fatto sta che forse mai come in questo periodo il colosso che ha base in Texas sta soffrendo.
A pesare, oltre alla concorrenza orientale, decisamente più aggressiva anche per numero di automobili prodotte e di varietà, sarebbero stati secondo le indiscrezioni riportate dai media statunitensi altri due elementi: la progettazione del complesso Cybertruck – un progetto particolarmente lungo che ha subito diverse battute d’arresto e che dopo il suo arrivo sul mercato di recente sarebbe stato richiamato dalle autorità garanti della sicurezza stradale a stelle e strisce a causa a di controlli sulla possibile pericolosità di alcune sue componenti – e le alte spese che avrebbero messo in difficoltà le casse della compagnia per la creazione del tanto chiacchierato robotaxi, passo inziale verso la conversione alla guida autonoma. Non bastasse tutto questo, nelle ultime ore si è aggiunto un nuovo grattacapo che certo non farà piacere al manager nato a Pretoria.
Anche in questo caso si parla di un gran numero di auto richiamate. Come riportato dall’agenzia stampa AGI, il produttore sarebbe stato costretto dalla Nationa Highway Traffic Safety Administration a far tornare in fabbrica ben 125mila EV distribuiti negli States, per via del malfunzionamento del sistema di allarme delle cinture di sicurezza. L’ente controllore avrebbe bollato come non “sicuri” tali mezzi, poiché in caso di mancato allacciamento non si attiverebbero né il segnale acustico, né la spia, aumentando i rischi di ferimento grave o decesso in caso di collisione.
La autovetture interessate sono alcune Model S costruite tra il 2012 e il 2024, delle Model X rilasciate tra il 2015 e l’anno in corso, delle Model 3 con data 2017 – 2023 e delle Model Y fabbricate tra il 2020 e l’annata passata distribuite sul mercato statunitense. Da quanto si apprende, a partire da questo giugno avrà luogo un aggiornamento del software via etere.
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