I rincari in arrivo non toccheranno solo il tipo di auto che pensavamo: i clienti sono in allerta, le automobili conosceranno rincari sui prezzi mai visti prima.
Non è un bel periodo storico per gli automobilisti. Quella che dovrebbe essere una transizione ecologica verso un mondo migliore, più pulito e vantaggiosa per tutti si sta trasformando in un’operazione costosa che finisce per penalizzare sempre chi ha meno soldi da parte. Prima la questione del progressivo divieto di circolazione per le auto con categorie inquinanti Euro più basse, poi i prezzi del carburante che salgono. Ora, ci sono dei rincari in arrivo molto pesanti!
Per comprare automobili elettriche nuove molti clienti, scoraggiati dai prezzi elevati delle vetture prodotte dai brand occidentali, si orientano maggiormente verso i modelli cinesi che propongono costi competitivi anche da noi. Il problema principale è costituito dai dazi, approvati dall’Unione Europea e che nei prossimi mesi colpiranno le auto importate.
Se questa misura punta a far tirare un respiro di sollievo ai produttori europei ed occidentali che temono la concorrenza di aziende cinesi che hanno sovvenzioni più elevate e costi di manodopera molto minori – da qui i loro prezzi spesso stracciati – non farà però felici i consumatori italiani. Anche perché non tutte le vetture penalizzate sono prodotte da aziende locali.
La principale problematica con i dazi che dovrebbero entrare in vigore a luglio e che potrebbero aggiungere rincari che vanno dal 17% al 38% sui prezzi da sommare a quelli già in vigore è che anche le aziende occidentali risultano coinvolte: ci sono diverse aziende che producono alcuni modelli in Cina tra cui Tesla, Mini, Volvo e Volkswagen solo per citarne alcuni.
Il caso più eclatante riguarda probabilmente Mini il marchio produttore di utilitarie di BMW: la nuova Aceman sarà infatti costruita a Shenyan da cui deve essere importata in Europa e, a questo punto, il prezzo previsto di 35mila euro potrebbe superare i 40mila. Non che altri brand siano in condizioni migliori con Tesla che potrebbe essere costretta a far pagare ben 49mila euro come prezzo base la Model 3 prodotta in Cina.
Rincari come questo potrebbero colpire anche colossi della “morigeratezza” come Dacia che costruisce la Spring a Dongfeng, la Volvo che sta costruendo il SUV EX-30 a Zhangjiakou e pure un marchio di lusso come Lotus che produrrà la Emeya e la Eletre nel territorio cinese. I prezzi di queste vetture insomma potrebbero salire ancora, un clamoroso colpo di scena considerando che la misura doveva in teoria favorire i costruttori europei, non metterli in difficoltà.
La rivalità tra Marc Marquez e Valentino Rossi continua a tenere banco ancora oggi, ed…
Le scrambler sono delle moto che hanno raccolto grande successo nel corso degli anni e…
Brutte notizie per Pecco Bagnaia, con il piemontese che ora deve fare i conti con…
Pecco Bagnaia sta subendo la legge Marquez sin dal primo GP dell’anno. L’annuncio del manager…
Se siete alla ricerca sul mercato dell’usato di auto in grado fare la differenza sulle…
La Honda alza il livello ancora una volta delle proprie moto e ora c'è un…