La Red Bull non sta attraversando un periodo esattamente brillante, la vettura ha problemi: ecco svelate le ragioni
Reduce da tre titoli consecutivi e da una stagione dominata in lungo e in largo, la Red Bull ha cominciato il mondiale 2024 confermandosi in vetta ad entrambe le classifiche iridate (piloti – con Max Verstappen – e costruttori). Tuttavia, il campionato corrente ci sta raccontando di una squadra che non riesce ad imporsi sulla concorrenza con la stessa facilità disarmante vista lo scorso anno.
Inizialmente, si era pensato che il calo prestazionale della compagine anglo-austriaca fosse legato alle burrascose vicende interne che un po’ avevano reso pesante la situazione ambientale a Milton Keynes. Ma tale teoria, col passare delle settimane, ha via via lasciato spazio ad analisi più concrete e direttamente legate alla pista. Una di queste ritiene che la principale problematica della Red Bull sia la nuova vettura.
Nel dettaglio, l’idea è che il team campione in carica abbia commesso un errore di valutazione nel progettare un concetto di monoposto abbastanza diverso rispetto alle vetture dei due anni precedenti. A spiegarlo molto precisamente – e senza giri di parole – è stata Bernie Collins, ex stratega di Force India e Aston Martin.
“Alla Red Bull hanno deciso di portare un concept car molto diverso per il 2024, e questo gli sta dando problemi e preoccupazione”, ha affermato l’ingegnera nordirlandese ai microfoni di Sky Sports F1. “È stato sorprendente vedere quanto si siano avvicinati allo stile Mercedes, nonostante fosse reduce da anni di successi”, ha aggiunto.
Secondo Collins, dunque, i tanti dubbi che attualmente contrassegnano le giornate di casa Red Bull sono figli di un progetto rischioso (e ambizioso) che però non sta dando i frutti sperati. “Mentre vedevo la prima gara ho pensato «hanno fatto centro di nuovo». Ora però stiamo scoprendo che fanno fatica, anche a mettere a punto gli aggiornamenti“.
A questo punto, non è da escludersi un ribaltamento delle gerarchie iridate in un futuro non troppo lontano. “Forse potrebbe sembrare una teoria piuttosto ottimistica, ma ritengo che vi siano piccoli segnali che indicano che in Red Bull non sono più a loro agio come prima”, ha infine concluso la britannica.
Affermazioni che, inutile dire, hanno scatenato grande entusiasmo tra gli appassionati di Formula 1 in generale, vogliosi sicuramente di un Mondiale più combattuto di quelli a cui abbiamo assistito negli ultimi due anni.
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