Brutte notizie da parte di Stellantis nei confronti dell’Italia. Adesso è ufficiale lo stop, di cosa si tratta precisamente.
Stellantis, spesso e volentieri, fa parlare non poco di sé. Anche ultimamente è stato così, con l’Automotive Cells Company (ACC), la joint venture fra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, che ultimamente aveva annunciato di mettere un freno a due progetti di gigafactory in Europa.
Fra questi è stata presa in considerazione quella che dovrebbe fiorire a Termoli. Il progetto italiano è stato ufficialmente al momento sospeso – come riportato da HD Motori – dopo che lo scorso 12 giugno è avvenuto un incontro presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Sono state pure interrotte le trattative con i sindacati sull’accordo per il trasferimento dei dipendenti che attualmente lavorano sui motori tradizionali e che sarebbero dovuti passare alla futura gigafactory. Scopriamo qualcosa di più a riguardo.
Della Gigafactory di Termoli se ne discuterà, se va bene, a fine 2024. Un cambio di rotta che non ha fatto contento nessuno, sindacati in pole position, dato che l’avvio del progetto sarebbe dovuto essere imminente. Lo stop è legato, almeno secondo Stellantis, al rallentamento delle vendite delle automobili elettriche e alla necessità di un aggiornamento tecnologico sulle batterie da produrre, il che ha portato a questa frenata ufficiale.
Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr hanno espresso una legittima preoccupazione nelle ultime ore per un investimento di oltre 2 miliardi di euro e l’impiego di più di 2.000 dipendenti che potrebbe andare facilmente in fumo e che ad oggi non dà neanche una certezza. I sindacati pretendono ora chiarezza da ACC e da Stellantis, tanto che gli stessi attendono adesso una scossa da parte del Governo e della Regione Molise per ottenere almeno un risultato comunicativo da parte dei fondatori della joint venture tanto discussa nelle ultime settimane. I sindacati, nella nota congiunta, hanno anche ricordato che “sono in ballo quasi 400 milioni di incentivi pubblici”.
A Stellantis viene anche chiesto quali motori produrrà a Termoli e per quanti anni. Nel corso della riunione, comunque, il gruppo ha precisato di voler puntare sullo Stabilimento di Termoli e di voler potenziare la produzione di componenti per motori termici (dato che verrà presto sviluppata la nuova Fiat 500 ibrida e che la Fiat Panda continuerà ad esistere sul mercato). La situazione, di sicuro, non è rosea. Vedremo come si evolverà il tutto nelle prossime settimane. Per il momento, di sicuro, la gigafactory di Termoli ha subito uno stop importante.
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