Le Volkswagen sono delle auto mitiche nella storia dell’automobilismo, ma vicino all’Italia vi è un luogo dove è il loro cimitero.
Tra le prime grandi aziende automobilistiche che sono nate con l’intento di poter dare a tutta la popolazione delle vetture di ottimo livello e a buon prezzo, c’è di sicuro la Volkswagen. Da Wolfsburg vi è sempre stato questo sogno, tanto è vero che il nome significa proprio “l’auto del popolo”.
Oggi le cose sono un po’ cambiate, perché indubbiamente abbiamo di fronte delle vetture a basso costo e molto vantaggiose, come per esempio la Polo o anche la Golf, ma allo stesso tempo vi è modo anche di acquistare dei SUV di lusso. Inoltre non si deve dimenticare come il Gruppo sia al giorno d’oggi uno dei grandi colossi a livello mondiale.
La Volkswagen infatti si è dimostrata come un punto di riferimento in tutto il mondo, con la T-Roc che è il modello più venduto in Italia tra tutte le vetture tedesche. Eppure c’è un luogo vicino all’Italia dove sembra che sia un vero e proprio cimitero per alcuni degli storici modelli della casa teutonica.
Quante Volkswagen abbandonate: avviene in Svizzera
La notizia ha davvero dell’incredibile, perché in Svizzera, all’interno di una grotta, il fotografo olandese che ha preso il nome d’arte di Edou. Al proprio interno infatti sono state fotografate oltre quaranta automobili che possono variare dal Maggiolino fino ad arrivare alle Golf, auto tra le più amate, dunque si capisce che questo “abbandono di Volkswagen” continua da diversi anni.
A testimoniare il fatto che questa grotta è usata ancora moltissimo per abbandonare queste automobili, lo si vede dal fatto che molte di esse sono ancora in buone condizioni. Stando a quanto riporta auto.everyeye.it, questo giacimento in Svizzera dovrebbe trovarsi nell’Alto Vallese, Cantone elvetico che ha come città principale Sion e che è confinante con Valle d’Aosta e Piemonte. La motivazione sarebbe legata al fatto che le pareti sono di colore blu, il che deriva dalle miniere di ardesia.
Secondo il giornale “L’Argus” non si tratta però di un semplice deposito dove sono abbandonate le automobili, ma in realtà sarebbe il deposito clandestino per riutilizzare i vari pezzi di ricambio. Ciò che è strano però, sia che si tratti di un deposito di “abbandono” auto che di un possibile centro clandestino per lo smistamento di pezzi di ricambio usati, è che nessuno ha anche pensato di sgomberarlo e renderle così accessibile, con il mistero delle Volkswagen che si infittisce.