Brutte notizie per gli appassionati FIAT, la notizia è ufficiale: non verrà più prodotto, è la fine di un’era.
Per riuscire a sopravvivere in un mercato ricco di concorrenti e in costante evoluzione bisogna saper talvolta prendere decisioni difficili. Lo sa bene la FIAT, che più volte in passato si è trovata a dover togliere dai propri listini modelli che hanno fatto la storia dei motori. Per far si che tutto resti uguale tutto deve cambiare, dice una vecchia citazione. Per rimanere al top, bisogna essere in grado di reinventarsi e talvolta cambiare anche la propria identità.
Soprattutto in un momento, come detto, di profondi cambiamenti nell’industria dei motori. Le grandi aziende internazionali devono far fronte alla difficile sfida della transizione elettrica. Tanti stanno gradualmente spostando il proprio listino totalmente verso propulsori a zero emissioni (anche in virtù delle intenzioni manifestate dall’Unione Europea di fermare la produzione di auto a diesel e benzina entro il 2035). Questo, però, comporta dire addio a modelli che hanno fatto in molti casi la storia del marchio. Anche la FIAT di recente ha ufficializzato una notizia che certamente non farà felici i puristi del motore.
Tra i modelli più importanti della storia della casa automobilistica torinese c’è sicuramente la 500, una vera icona dei motori tutta italiana che ha segnato intere generazioni. Non è una sorpresa che FIAT abbia puntato su uno dei suoi modelli simbolo per lanciarsi nell’universo elettrico lanciandone una versione tutta elettrica. La scelta, però, implica l’addio alla versione termica del modello. La produzione dell’auto a motore tradizionale – che attualmente non senza polemiche si svolge a Tychy, in Polonia – è stata sospesa come annunciato dal CEO Olivier Francois e nei prossimi mesi si fermerà definitivamente.
Le 500 termiche e ibride vendute nel 2023 in Europa sono state quasi il doppio di quelle elettriche (104.521 contro i 62.624 del modello a batteria, che ha faticato), mentre quest’anno il modello termico ha fatto registrare ancora buoni numeri con circa 33mila immatricolazioni sino al mese di Maggio. Visto il successo dell’auto e la chiara predilezione per la versione con motore a combustione, la decisione non ha convinto, e in molti si sono chiesti come fare a compensare le vendite che verranno a mancare. L’azienda però sembra convinta della decisione, e spera che la versione elettrica e l’arrivo della nuova Panda bastino ad assicurare un ruolo da protagonista del segmento e a colmare l’assenza della 500 termica.
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