Carburanti, occhio alla truffa: interviene la legge, sanzioni pesantissime

Le truffe sono sempre dietro l’angolo, con il carburante che è stato ormai preso di mira da una serie incredibile di ladri.

Il costo della vita sta crescendo in modo davvero evidente, con i cittadini che faticano sempre di più a risparmiare. Uno degli aspetti che da sempre sta mettendo in crisi la maggior parte delle persone è il costo del carburante che si sta facendo elevato come rare volte in passato, anche se nel 2024 ora si vede una luce in fondo al tunnel.

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Truffa sul carburante (bicizen.it)

Infatti il prezzo medio per il gasolio al self service è di 1,72 Euro al litro, con molti che vedono questa soglia ancora molto elevata, ma è da luglio del 2023 che non si vede un prezzo così basso. Questo fa sperare in positivo per l’inizio delle vacanze, anche se spesso l’estate è stato proprio il periodo nero dei prezzi.

Si sa che i benzinai hanno solo una piccola parte della vendita della benzina e del gasolio. Questo purtroppo può comportare a una serie di azioni illecite e che dunque va a creare il necessario intervento della Polizia e della Guardia di Finanza, proprio come è successo di recente nella bellissima città di Salerno.

Controlli alle stazioni di benzina: problemi a Salerno

L’Agenzia della Dogane e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno sequestrato ben tre distributori di carburante. La motivazione è dettata dalla necessità di controllare la reale qualità del prodotto che era stato messo sul mercato, in modo tale da capire se non vi erano stati utilizzati additivi di vario genere.

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Problemi al distributore a Salerno (Ansa – bicizen.it)

L’accusa che è stato apportata a coloro che gestivano questi distributori è molto grave. Come si legge da rainews.it, questo carburante sarebbe stato contraffatto, utilizzando del materiale con miscelazioni non autorizzate. Questo comporta anche all’accusa di frode nell’esercizio del commercio.

La Polizia ha riscontrato tutta questa serie di illeciti in seguito a un’irregolarità nel registro di carico e scarico. Infatti mancavano ben 442 litri di benzina all’appello, il che ha portato all’apertura di un fascicolo. Inoltre, a causare ulteriori controlli, si è aggiunta la mancanza della comunicazione dei prezzi che sono praticati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Una serie di problemi che hanno comportato così il sequestro dei distributori. Una triste storia, con la speranza di non sentirne più di simili nei prossimi mesi, visto come il prezzo del carburante è già elevato.

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