Il governo italiano si è esposto in merito alla tematica sempre attuale degli autovelox e le sanzioni che ne conseguono: è arrivato il decreto. Di seguito alcune anticipazioni.
Uno dei temi scottanti all’interno delle novità che riguardano il Codice della Strada e la sicurezza degli utenti sono le regole circa gli autovelox. Ancor di più il dibattito si è accesso per i fatti legati a “Fleximan”, ovvero l’operaio padovano che avrebbe abbattuto cinque dispositivi. Ciò ha reso ancora più impellente la necessità di un decreto apposito, che regolamentasse il settore in modo ancora più preciso e attento alle esigenze di coloro che girano per strade e autostrade.
Sul piano legale, infatti, l’autovelox è quasi un problema perché i dispositivi attivi in Italia non sempre sono correttamente omologati né tutte le regole sono uniformi fra di loro. In alcuni casi fare ricorso comporta la possibilità di non pagare la multa, ma ciò non conviene al cittadino. Sono mancate delle linee guida più chiare che comprendessero benefici degli autovelox e anche dure conseguenze per il mancato rispetto dei limiti imposti.
Il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, si è speso nelle ultime settimane sul tema e nell’impegno di creare un decreto ad hoc, che ponga fine alla questione e non lasci interpretazione delle norme. Ne ha parlato alla Camera, ricordando che innanzitutto l’Italia manca di un censimento ufficiale sul numero di autovelox presenti sul territorio nazionale.
Le fonti di stampa menzionano 11.300 dispositivi attivi in Italia, ovvero il 10% del totale mondiale. Un po’ troppi, secondo il Ministro. Tuttavia, egli stesso ha firmato un provvedimento: “Dopo 13 anni di attesa, abbiamo finalmente un decreto che disciplina le modalità di collocazione e uso”. Cosa bisogna aspettarsi? Prima di tutto che i dispositivi per il controllo della velocità siano effettivamente disposti solo laddove necessario e segnalati in anticipo, rispettando le distanze minime, ovvero almeno 1 km lontano dai centri abitati. A seconda del tipo di strada, fra un autovelox e l’altro sarà stabilita una certa distanza.
Matteo Salvini ha poi precisato: “La velocità sarà parametrata rispetto a quella prevista dal Codice secondo la tipologia della strada. Nei centri urbani sono 50 km/h, sulle strade extraurbane gli autovelox potranno essere sfruttati solo per abbassare la velocità non superiore a 20 km/h rispetto al limite previsto”. In base a tali novità non dovrebbero più trovarsi dispositivi trappola, ma soltanto quelli utili al traffico scorrevole e sicuro.
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