Allarme rosso per questo modello della rinomata casa Alfa Romeo: potrebbe non valere la spesa, a dirlo sono gli esperti del mercato.
Comprare un’automobile viene spesso considerato un “investimento a perdere” per una ragione ben precisa. A meno che non stiamo trattando l’acquisto di una vettura di lusso o sportiva che negli anni prenderà valore anziché perderlo, è scontato che nel giro di pochi anni, il valore del mezzo crolli drasticamente, non importa quanto lo curiamo e teniamo bene nel tempo.
C’è un motivo se ormai il leasing spopola tra gli automobilisti: comprare una vettura significa dare per scontato che nel giro di un anno questa perderà almeno il 25% del suo valore di mercato originale. Tenetela quattro anni ed il prezzo potrebbe scendere del 63% per arrivare addirittura al 71% nel giro di cinque, una drastica riduzione di valore per un bene che dovrebbe essere un investimento sicuro ma risulta più un peso per gli automobilisti.
Insomma, comprare un’auto non è un investimento a meno che non si parli di certi modelli. Tra questi purtroppo, non rientrano nemmeno auto storiche come l’Alfa Romeo. Ebbene si perché un modello su tutti della casa di Milano perde rapidamente valore, come hanno fatto notare gli esperti. Comprarla non è una buona idea se volete poi rivenderla.
La berlina si svaluta subito!
L’automobile in questione è niente poco di meno che l’Alfa Romeo Giulia che come riporta Auto Everyeye rientra in una particolare classifica che comprende le vetture che tendono a perdere maggior valore sul mercato dell’usato nel giro di poco tempo in cui troviamo diversi modelli famosi. Ma concentriamoci sull’ammiraglia italiana che sembra quella più colpita dal problema.
A quanto pare, la vettura perde molto più valore del 25% previsto sul mercato dell’usato: in media dopo un anno la macchina si trova infatti al 67% del valore originale, con una perdita media del 33% che significa anche più di 15mila euro su alcune versioni del modello. A fronte di un costo di acquisto di 48.500 euro da nuova, non è una perdita da poco.
Come abbiamo visto, non è un problema esclusivo del Biscione visto che un po’ tutte le automobili della categoria soffrono questo difetto ma la perdita va sopra la media calcolata sul mercato dell’usato. Forse, quando arriverà la sua erede – probabilmente una versione elettrica – le cose andranno meglio? E’ difficile dirlo, da adesso.