Quando fai il pieno, tieni d’occhio questo dettaglio. Ti truffano e non te ne accorgi, la Guardia di Finanza e la polizia sono già in movimento per fermare l’inganno.
La truffa al distributore di benzina è purtroppo un grande classico tutto italiano con diversi sistemi con cui gli operatori al distributore possono portare ad ingannare il povero ed ignaro cliente. Ne abbiamo visti di sistemi negli anni con cui il consumatore rischia di essere fregato in pieno, dai pieni fantasma alla benzina diluita con acqua o altre sostanze.
Inutile sottolineare che al consumatore questo tipo di inganno può costare caro, anche portare guasti alla vettura nei casi più pericolosi, mentre l’attuatore della truffa chiaramente rischia una bella visita da parte delle Fiamme Gialle che possono sottoporre a sequestro la pompa di benzina e trascinare davanti ad un tribunale per truffa la persona coinvolta o le persone, nel caso di una rete di truffatori organizzata.
L’ultimo caso è un altro grave inganno a cui noi consumatori dovremmo sicuramente stare attenti. Qualcosa che riguarda tutti dato che, a parte chi guida un’auto elettrica, tutti dobbiamo fare il pieno di tanto in tanto. Meglio allora stare attenti a questo dettaglio per evitare un inganno che è già costato molto denaro a diversi automobilisti molto sfortunati…
Una delle ultime truffe messe in campo da alcuni benzinai disonesti – per fortuna si tratta sempre di poche mele marce su una categoria che conta tantissimi lavoratori – prevede un sistema molto subdolo e difficile da scoprire. In pratica dalla pompa di benzina vengono erogati meno litri di benzina rispetto a quelli visualizzati sul display, cosa che l’automobilista fatica molto a scoprire da se.
Questa truffa a differenza di altre è complessa da scoprire perché, a meno di contrare effettivamente quando l’auto impiega a restare a secco o di monitorare la lancetta del carburante sul cruscotto subito dopo un pieno se questa non dovesse salire del tutto, l’automobilista non ha davvero modo per capire se ha subito un inganno o meno.
In questo senso, sono una salvezza i controlli delle Fiamme Gialle che a dicembre dello scorso anno hanno scoperto un caso di questo tipo a Verona anche se non è certo l’ultima segnalazione. Come segnala infatti Il Resto del Carlino i militari della Guardia di Finanza hanno ricevuto diverse lamentele da alcuni automobilisti a cui non tornavano i conti, sigillando quindi una pompa di benzina. Un caso isolato ma non certo unico quindi, state sempre in guardia quando fate il pieno e controllate se la quantità di carburante erogato corrisponde alla spesa.
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