I clienti bocciano categoricamente il marchio italiano di autovetture, il quale sembra deludere da più punti di vista: quale sarà la reazione dell’azienda?
Il passaparola e lo scambio di opinioni che avviene anche attraverso i canali social e/o le apposite piattaforme di recensione può avere un grande impatto e orientare in modo più consapevole le scelte della clientela, in questo caso per ciò che concerne le autovetture. Questa volta a farne le spese potrebbe essere la nota azienda italiana che, secondo le considerazioni di una moltitudine di utenti su ‘TrustPilot’, assembla delle vetture che non possono ritenersi all’altezza delle necessità medie né un investimento valido.
Si tratta del marchio molisano DR Automobiles, la cui scelta apprezzata fin dagli albori è stata quella di assemblare le componenti sul territorio nazionale, facendo però arrivare la maggior parte di queste dalla Cina. La valutazione generale negativa arriva al 71% con dovizia di particolari a motivare una sola stella come merito. Molti di coloro che posseggono una vettura fra le DR 5.0, 6.0 e 7.0 lamentano inconvenienti costanti e un servizio clienti poco attento.
Il punto nevralgico della discussione riguarda l’affidabilità e il rapporto qualità/prezzo. L’autovettura non spicca per sicurezza a lungo raggio e nel contempo ci sarebbe poca attenzione alle rimostranze e necessità dei clienti. Secondo ‘JD Power’, numero uno in questa classifica ad esempio sarebbe Lexus, brand di lusso del Gruppo Toyota, insieme ad altri nomi rinomati come Porsche e BMW.
Automobili, il marchio italiano bocciato dagli utenti: è poco affidabile
Ombre che offuscano per DR Automobiles il 23% degli utenti, che invece nel computo totale si dicono soddisfatti delle garanzie che offre la vettura, comprate con l’esborso economico necessario per acquistare una. D’altronde ogni bacino di utenza nazionale ha dei parametri di giudizio differenti. Quelli italiani sembrano essere molto severi, se si pensa che per ciò che concerne Porsche soltanto il 19% di coloro che sono intervenuti si considerano soddisfatti. Il 73% della platea è furiosa.
Destino simile per BMW Italia e Toyota Italia su ‘TrustPilot’ per le quali le recensioni negative sono rispettivamente all’84% e all’82%. Da considerare c’è che non si può escludere che coloro che ne risultano invece soddisfatti non vogliano condividere l’opinione, poiché non lo ritengono necessario a differenza degli haters che non perdonano. Come reagirà l’azienda? Al momento nessuna risposta alle lamentele.