La Ferrari ha in Frederic Vasseur una guida forte e motivata, e da parte sua sono arrivate parole molto dure.
In casa Ferrari si sta preparando quello che sarà forse il fine settimana di gara più atteso dell’anno, e non soltanto perché Imola rappresenta la pista di casa del Cavallino. Infatti, per il prossimo GP verrà portato un ricco pacchetto di aggiornamenti, che avrà l’obiettivo la riduzione del gap dalla Red Bull, ma anche dalla McLaren, che con gli upgrade portati a Miami ha superato la SF-24 sul fronte delle prestazioni.
La Ferrari sta testando in queste ore, durante un Filming Day a Fiorano, quelle che saranno le novità tecniche da introdurre sul tracciato situato sulle rive del Santerno, e pare esserci un grande ottimismo in vista di un week-end tutto da vivere. Nel frattempo, il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, ha deciso di alzare la voce, per un argomento che sta facendo molto discutere in queste ore.
Ferrari, sentite cosa ha detto Vasseur
In quel di Miami è accaduto qualcosa di davvero incredibile, che ha visto come protagonista Kevin Magnussen, alfiere della Haas, team da sempre molto vicino alla Ferrari. A causa di una guida molto aggressiva, soprattutto nel corso della Sprint Race e del duello con Lewis Hamilton, il pilota danese si è visto rifilare fiumi di penalità, oltre ad essere stato sanzionato anche sul fronte dei punti sulla sua Superlicenza.
Secondo la regola, nel caso in cui si arrivi a 12 punti a seguito di vari infrazioni, e si raggiunga quel dato in una sola stagione, scatta in automatico la squalifica per una gara, ma si sta pensando di rivedere questa regola in chiave futura. In tal senso, il team principal del Cavallino, Frederic Vasseur, si è detto del tutto contrario a nuove modifiche al regolamento, affermando che i commissari hanno già tutto l’occorrente necessario per prendere le loro decisioni.
Ecco le parole del boss Ferrari: “I commissari hanno tutti gli strumenti sul tavolo per prendere le loro decisioni. Possono anche dare 2 punti di penalità per ogni infrazione. Non dobbiamo cambiare di nuovo la regola, per me farlo non ha nessun senso. Non sono stato molto attento a quello che è successo nella Sprint Race con Kevin Magnussen, stavo pensando ai miei piloti. I commissari devono svolgere il loro compito in autonomia, io sono abbastanza impegnato nel mio ruolo per pensare anche al sistema delle penalizzazioni“.