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Mobilità

“Chiudete Youtube”, Alessandro Gassmann fa tremare i creator

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Matteo Fantozzi

Alessandro Gassmann è uno straordinario attore, ma in questo periodo sta facendo parlare di lui anche per la sua grande attenzione nei confronti dell’ambiente. Ora attacca Youtube.

La situazione nasce da un episodio increscioso, una tragedia che ha commentato esprimendo un’idea più che legittima ma che fa tremare i creator.

Alessandro Gassmann attacca Youtube (ANSA) Bicizen.it

Il mondo del tubo si è evoluto, diventando un vero e proprio lavoro per migliaia di persone. Nonostante questo sono sempre rimasti dei vuoti normativi e degli atteggiamenti che nel tempo hanno portato a generare numerose polemiche. I contenuti sono stati spesso criticati per i loro eccessi, facendo accendere la lampadina anche a personaggi molto noti.

Gassmann, che è molto amato e seguito da un pubblico di tutte le età, si è approcciato a un episodio con una proposta che ha fatto molto discutere. L’attore è oggi molto ben visto anche dai più giovani, visto il grande successo della serie tv Rai Un Professore, e questo gli ha fatto capire di avere dei doveri nei confronti dei più giovani. Lo si capisce dal suo approccio sui social network che è sempre molto diretto e che si occupa di argomenti molto delicati come quelli legati per esempio alla natura e all’ambiente.

Cosa è successo tra Gassmann e Youtube?

Alessandro Gassmann ha riflettuto sulla tragedia di Casal Palocco che circa un anno fa ha portato alla morte di un bimbo di cinque anni, il piccolo Manuel, dopo uno scontro tra automobili. Al centro di questo il gruppo dei TheBorderline alle prese con un video proprio durante la tragedia.

Alessandro Gassmann e Youtube (ANSA) Bicizen.it

Gassmann ha parlato su X, specificando: “Una legge che vieti di guadagnare da Youtube, che costringa chi posta a mettere sempre faccia e indirizzo mail e che sequestri gli introiti in caso di danni procurati. Se gli youtuber sono sotto 22 anni dovrebbero essere punibili anche i genitori. La situazione è fuori controllo e va regolata”.

Forse come sempre c’è da dire che la verità sta nel mezzo e cioè che dovrebbero essere effettuati dei controlli più rigidi visto che sono molti i contenuti deprecabili. Allo stesso tempo però non si dovrebbe penalizzare chi fa contenuti utili anche e soprattutto per i giovani. Soprattutto perché la piattaforma riesce a dare un sostegno anche a tante famiglie con contenuti pulitissimi. Di certo in quest’epoca fare un po’ di pulizia è qualcosa di veramente molto difficile. Staremo a vedere quali saranno le decisioni dei legislatori.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

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