Valentino Rossi è conosciuto da tutti come un fuoriclasse delle motociclette, e dopo il ritiro ha stupito ancora una volta tutti.
Valentino Rossi è conosciuto da tutti quanti come uno dei piloti più forti e importanti della storia del motociclismo. Il suo carisma e il suo talento lo hanno portato ai vertici massimi delle due ruote, e anche dopo il ritiro è considerato un’icona intramontabile dello sport mondiale.
Anche se la sua carriera in MotoGP è tramontata da quasi tre anni, il suo impegno nel mondo delle corse – a quattro ruote – e il suo ruolo manageriale si fanno ancora sentire all’interno del paddock.
Pensiamo al suo team, ad esempio, il Mooney VR46. Questi è legato da anni alla Ducati, e ha anche colto alcune vittorie all’interno della classe regina del motomondiale. Risultati straordinari e importantissimi, che però non bastano mai al Dottore: proprio per questo, il futuro del suo team all’interno della famiglia Ducati è incerto.
Valentino Rossi dice no: i dettagli
Negli ultimi mesi, a cavallo fra il 2023 e il 2024, si vociferava di un possibile ‘cambio di casacca’ per il team di Valentino Rossi, che sarebbe potuto approdare in Yamaha e lasciare così la Ducati. Il team del Dottore, però, pare aver deciso di scegliere ancora come partner principale la Ducati. Non Yamaha, quindi, al contrario di quel che in molti speravano accadesse. Il motivo è legato al fatto che, con molta probabilità, a partire dal 2027 il team VR46 sarà il principale partner del brand italiano con sede a Borgo Panigale.
Accordi preliminari sarebbero già in atto, anche se vogliamo ricordare che per il momento si tratta soltanto di qualche rumors di mercato. Il futuro del team Pramac, infatti, sarebbe incerto. Si potrebbe comunque confermare partner Ducati fino ad almeno il 2026, magari spostandosi nel 2027 in Yamaha, che ad oggi rimane con soltanto due moto – quelle della scuderia ufficiale – all’attivo. Oppure, anche se risulta essere più difficile come possibilità, si aggiudicherà due Yamaha già a partire dal prossimo anno.
Vogliamo ribadire che per il momento si tratta di ipotesi e non di effettivi scenari già presenti nella realtà. Anche perché la decisione finale di Pramac dipenderà dalla capacità di sostenere gli impegni finanziari a lungo termine e le opportunità offerte da entrambe le case motociclistiche. Allo stato attuale, chiaramente, appare come una mezza follia lasciare Ducati per accasarsi in Yamaha. Le scelte del team Pramac e di quello VR46, inoltre, influenzeranno anche il mercato piloti, visto che i possibili movimenti strategici da parte delle squadre italiane potrebbero risultare decisivi per il futuro anche dei piloti.