L’autostrada in Italia sta per subire una serie di cambiamenti epocali, con la proposta che rischia di cambiare completamente il futuro.
Da diversi anni a questa parte, in Italia si sta lavorando duramente per poter rinnovare quanto più possibile la mobilità. Internamente sono sempre di più i Comuni che hanno deciso di dare vita a una serie di ZTL che limitano l’ingresso interno alle città, garantendo così una serie di problematiche alla maggior parte dei cittadini.
Questa scelta ha un fine però molto nobile, infatti dà modo di abbattere sensibilmente le emissioni di CO2 nell’aria. Nelle zone centrali, soprattutto nei grandi centri, il rischio di essere sommersi dallo smog è elevatissimo, con il Governo che dunque sta varando una serie di iniziative a riguardo.
Anche i Comuni stanno apportando delle modifiche, che comprendono anche i limiti di velocità, per esempio l’installazione della “Zona 30”, in molte città. Ciò che però permette di unire le varie città italiane è l’autostrada, con quest’ultima che nell’ultimo periodo ha subito un’impennata dei prezzi, con le istituzioni che ora però vogliono trovare un accordo definitivo.
Autostrada a pedaggio fisso: arriva finalmente la novità
Lo studio che è stato portato avanti negli ultimi mesi dal Governo fa sì che le autostrade debbano presentare una tariffa comune, non più differenziata in base alla tratta. Ci sono infatti dei tratti davvero molto costosi, come per esempio il caso della BreBeMi, con questa che nei suoi 62,1 km prevede il pagamento oltre 12 Euro, dunque 2 Euro ogni 10 km.
Numeri impressionanti, ma che non migliorano nel caso in cui si debba andare sulla Torino-Bardonecchia, ovvero la A32, con il prezzo che è di 1,90 Euro. Per questo motivo si sta cercando di fare chiarezza, in modo tale da non sfavorire determinate zone d’Italia rispetto ad altre. Le idee del Governo sono state messe in chiaro dal Viceministro Edoardo Rixi, con quest’ultimo che ha evidenziato il proprio punto di vista in un’intervista al Secolo XIX.
L’intento è quello di cambiare le regole per poter fare in modo che ogni pendolare abbia le stesse tariffe. Questo permetterà inoltre di gestire molto meglio il flusso del traffico in autostrada, almeno secondo Rixi. I gestori però non sono troppo convinti, dato che hanno spiegato come la differenza dei prezzi avvenga in base agli investimenti. L’omologazione delle tariffe in tutto il Belpaese è un punto focale di questo Governo e si partirà con questa rivoluzione proprio dall’autostrada.