Incentivi auto 2024, occhio alle splendide notizie in arrivo per tutti gli italiani a caccia di una vettura nuova di zecca. Ecco svelati i dettagli, finalmente: era quello che ci voleva
Svecchiare il parco auto circolante del nostro Paese: è questa la missione principale del Governo italiano, che guarda all’Automotive come un’occasione per raggiungere gli altri (e più sviluppati) Paesi del Vecchio Continente. Anche perché fare peggio di così, sarebbe davvero difficile: il parco vetture presente in Italia è tra i più datati, obsoleti ed inquinanti dell’Europa centro-occidentale. E nemmeno gli incentivi degli ultimi anni sono serviti a dare una sterzata al trend.
Incentivi auto che tornano in primo piano, a quasi metà 2024. Tra qualche settimana sarà finalmente attivo il piano che porterà milioni e milioni di euro a rifocillare i budget stanziati per lo svecchiamento del parco auto nostrano. Ad annunciarlo è stato Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, che ha tranquillizzato tutti dai salotti del Motor Valley Fest di Modena. Si attende solamente il semaforo verde della Corte dei Conti, che da lì darà il via liber al Ministro Urso per strutturare nel dettaglio in piano dell’Ecobonus.
Incentivi auto 2024, a breve il via libera: quanti milioni di euro in arrivo
Contributi generosi per smuovere il mercato del full electric e dell’ibrido. Il nuovo piano di incentivi colpirà con decisione l’Automotive italiano, dando priorità alla produzione (e ai marchi) del Made in Italy. I requisiti sono quelli ormai trapelati e fissati dall’inizio di questo 2024: per gli ISEE inferiore ai 30.000 euro, si possono raggiungere anche contributi superiori ai 5.000 euro. Tutto, chiaramente, dipenderà da questi fattori: dal tipo di vettura prescelta per l’acquisto (se elettrica o ibrida); dalla presenza o meno di un’auto da rottamare in combinato; dall’ISEE appunto della persona richiedente il bonus.
Di certo, saranno in arrivo altri 240 milioni di euro per stimolare e incentivare il mercato delle auto elettriche. Sia chiaro: quelle con prezzo pari o inferiore a 35.000 euro, IVA esclusa. Altri 150 milioni di euro, invece, andranno a rifinanziare gli incentivi destinati alle auto ibride, comprese nella fascia di prezzo pari o inferiore a 45.000 euro, IVA esclusa. Un segnale chiaro da parte delle nostre amministrazioni, che spingono per smuovere un settore rimasto ancora preoccupantemente fermo. Sarà la volta buona? Oppure anche il 2024 si rivelerà un buco nell’acqua per le zero emissioni? Ai posteri l’ardua sentenza.