Pochi ricordano ancora questa supercar. Poteva essere la Lambo americana ma poi, tutto è iniziato a precipitare e ce la siamo dimenticata.
Il mercato delle supercar può essere spietato, sicuramente più spietato di quello delle automobili “normali” che quanto meno si fanno la guerra in un settore dove si vendono milioni di unità ogni singolo anno. In questo caso specifico, la lotta commerciale avviene tra case che se producono qualche migliaio di unità ogni anno sono considerate fortunate.
Proprio per questo motivo ci sono così tante supercar che ormai risultano dimenticate, negli archivi degli appassionati. Vetture come la Vector M12 di cui parliamo oggi avevano tutte le carte in regola per sfondare ma, vuoi per sfortuna vuoi per problemi economici, rimangono ad oggi solo un sogno proibito. Fondata in California nel 1978 e sottoposta al controllo della Megatech, l’azienda americana Vector Aeromotive coltivò un sogno finito malissimo.
Questa vettura intendeva riproporre la storica Lamborghini Diablo in salsa americana, un sogno che avrebbe fatto impazzire migliaia di appassionati a stelle e strisce dello storico modello tricolore: peccato che non sia andata come previsto. La vettura nacque nel 1995 e quando uscì sul mercato era semplicemente una delle auto più veloci e potenti mai viste fino a quel momento.
Vendite a rilento…
Proprio grazie al fatto che la Megatech controllava anche la casa di Sant’Agata in quegli anni, il progetto della Vector M12 venne arricchito con un motore V12 di derivazione Lamborghini capace di sviluppare una potenza pari a 492 cavalli. La velocità massima era di 304 chilometri orari con uno scatto da 0 a 100 ottenuto in appena 4,8 secondi mentre la carrozzeria da circa una tonnellata e mezzo garantiva una buona aderenza su strada…
Dotata di una bellissima estetica che ricorda una via di mezzo tra una Dodge Viper ed una Lamborghini Diablo, la supercar M12 era un vero sogno ad occhi aperti che presto si sarebbe però distrutto sotto il peso dei problemi economici: la rivista americana Autoweek definì la vettura: “La peggiore supercar di sempre”, scrivendo anche che “I clienti faticano a giustificare un prezzo pari a 189.000 dollari per una versione più pesante della Diablo italiana”. Parole dure ma non furono l’unico problema!
La compagnia aveva problemi economici e presto venne acquisita da un’altra azienda. Non potendo pagare i motori per i 17 esemplari prodotti fino a quel momento, l’azienda rischiò pure una causa da Lamborghini nel 1999 prima di sprofondare sotto i debiti. Ad oggi come spesso accade in questi casi, le poche M12 ancora in circolazione sono veri oggetti di culto.
L’esemplare qui sopra con la sua bella verniciatura rossa ha percorso poco più di 6mila chilometri ed è ora all’asta sul sito Bring a Trailer su cui, come potete constatare, le offerte stanno decisamente andando forte. Chissà chi sarà ad aggiudicarsela.