Momenti duri per gli autovelox, con questi dispositivi che sono prossimi a vivere una rivoluzione, visto anche questo verdetto.
Da diversi anni i Comuni stanno cercando in tutti i modi di abbattere il numero di automobilisti intenti ad eccedere nella velocità. Superare i limiti è sempre sbagliato, soprattutto perché si sta mettendo in serio pericolo non solo la propria vita, ma anche quella di tante altre persone che non c’entrano assolutamente nulla.
Per questo motivo sono diventati ormai sempre più frequenti gli autovelox, con questi che puntano così a punire coloro che non rispettano le regole. Purtroppo in questi anni sono moltissimi gli automobilisti che hanno visto questi dispositivi come un nemico e non in realtà come un mezzo per rendere più sicure le strade.
Questo dipende molto anche da come i Comuni spesso abbiano abusato di essi. Non si tratta solo di aver installato un numero che alle volte è sembrato eccessivo, anche dal fatto che spesso si è deciso di abbassare esageratamente il limite consentito. Questo ha portato così alla nascita anche di tanti delinquenti, con il caso di Fleximan che ha dato il via a una serie di atti vandalici che hanno causato la distruzione di questi dispositivi.
Gli autovelox dunque sono diventati sempre più temuti e odiati, tanto che molti cittadini hanno iniziato a fare causa contro queste multe. A quanto pare sorge un verdetto che avrebbe davvero del clamoroso, il che rischierebbe di portare all’annullamento di fatto di tutte le multe emesse con autovelox.
Nelle ultime settimane ha fatto scalpore la sentenza da parte della Corte di Cassazione, in quel di Treviso, nella quale veniva risarcito un avvocato dalle multe subite per eccesso di velocità, in quanto l’autovelox che aveva segnalato le infrazioni non aveva subito le corrette tarature del caso.
Dunque sono molti coloro che hanno cercato di capire più da vicino che cosa stia succedendo in Italia, considerando infatti come siano moltissimi gli autovelox sparsi nel Belpaese e se si tratti di un problema solo per la strada regionale trevigiana, oppure è un problema comune. A spiegarlo in modo esaustivo è stato Giorgio Marcon, ovvero uno degli addetti al “Centro tutela Legale” che dà voce agli automobilisti che vogliono fare ricorso contro le multe.
Dal suo punto di vista, come ha spiegato in un’intervista al “Resto del Carlino”, in Italia non esiste nessun autovelox a norma. Una volta che infatti viene confermato il fatto che i vari dispositivi non hanno subito le corrette forme procedurali, ecco che nel 90% del casi arriva la vittoria in tribunale che permette di annullare la multa.
Marcon è uno degli addetti da vari anni alla sicurezza stradale, con quest’ultimo che si è comprato un autovelox. La motivazione era derivata dal fatto che voleva capire da vicino il funzionamento di esso e secondo lui nessuno ha i requisiti necessari per il funzionamento corretto. Nessuno ha mai ottenuto la certificazione legale e metrologica, il che metterebbe così in seria crisi i vari Comuni, con i ricorsi per l’eccesso di velocità che sono destinati a crescere sempre di più.
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