I cambiamenti introdotti in alcuni Paesi europei hanno prodotto risultati straordinari per moto e scooter: tutti i dettagli.
Il governo italiano sta cercando di incrementare sempre più il livello di sicurezza in strada. In tal senso va visto il nuovo Codice della Strada, che ha passato l’esame alla Camera ed è ora atteso al Senato. L’obiettivo è abbattere drasticamente gli incidenti: un target che riguarda non soltanto le auto, ma anche moto e scooter, oltre ai vari mezzi elettrici – monopattini e bici elettriche – che hanno fatto registrare una grande diffusione negli ultimi anni.
Anche in Europa si sta cercando di trovare soluzioni concrete per preservare la sicurezza dei motociclisti. Stando a quanto emerso nell’ultimo report dell’ESTC (European transport safety council), che si occupa proprio di sicurezza stradale, una persona deceduta su cinque sulle strade extraurbane europee è un conducente di moto o scooter. Sono proprio queste le strade dove i motociclisti amano viaggiare e dove la percentuale di incidenti cresce tantissimo.
Nella maggior parte dei casi le collisioni avvengono tra la moto e un’auto, ma sono piuttosto comuni anche gli schianti tra moto e un veicolo commerciale (sia leggero che pesante). In più si registrano anche tanti incidenti dove non è coinvolto nessun altro mezzo. Alcuni Paesi europei hanno deciso di adottare delle soluzioni che l’ESTC valuta molto positivamente: proprio questi interventi hanno ridotto il numero di incidenti mortali con protagonisti i motociclisti.
In Austria, ad esempio, è stata introdotta una segnaletica orizzontale che obbliga i conducenti di moto e scooter a seguire una determinata traiettoria. Una soluzione che risulta molto utile soprattutto per i motociclisti meno esperti, che riescono così a capire qual è il miglior percorso da seguire. In più questa segnaletica aiuta a ridurre la velocità media, diminuendo il rischio di incidenti.
In Francia, invece, hanno scelto di puntare sulla formazione. Per prendere la patente A, infatti, bisogna studiare attentamente la traiettoria migliore da affrontare in curva, in modo tale da essere visti dagli altri viaggiatori in strada. Infine è stato accolto con grande soddisfazione l’intervento applicato in Svezia.
Stiamo parlando delle strade 2+1, ormai presente su più di 5.000 km di strade del Paese nordico. Queste strade, un tempo larghe 13 metri, sono state ridotte a tre corsie di larghezza inferiore. La sezione a due corsie, dove è possibile sorpassare, è affiancata da un’altra corsia a intervalli di circa 2 km. Una scelta, quella della Svezia, che pare aver ridotto moltissimo gli incidenti per i veicoli a due ruote.
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