Brutte notizie per il colosso automobilistico. Annunciato lo stop, preoccupazione tra i lavoratori. Cosa sta succedendo
Non è un momento semplice per l’industria dei motori. Le aziende hanno dovuto affrontare gli effetti economici di un periodo storico particolarmente delicato, segnato dal difficile biennio di pandemia e oggi dai folli conflitti che stanno mettendo a dura prova l’equilibrio e la sicurezza del mondo.
A questo si aggiungono le sfide interne all’industria dei motori: la transizione elettrica, le crescenti esigenze di mercato e i maggiori costi di produzione, e soprattutto l’ingresso in scena di nuovi attori che hanno letteralmente rubato la scena, basti pensare alla Cina. La concorrenza spietata delle altre aziende è sempre più difficile da contrastare.
Le strategie aziendali hanno ovviamente un ruolo chiave nel riuscire a districarsi nelle complicazioni dell’industria dei motori. Riuscire a massimizzare le risorse e calibrare il processo produttivo e l’organizzazione aziendale in ogni dettaglio in modo da riuscire a ridurre al minimo il costo di produzione e potere proporre prezzi d’acquisto competitivi e in grado di insidiare le competitors. Ottimizzare i processi significa, a volte, dover prendere decisioni scomode e impopolari. Sono molte le aziende che per il bene dell’insieme hanno dovuto sacrificare alcune realtà locali spostando le proprie attività, effettuando tagli o prendendo strade alternative.
Un colosso dei motori ha annunciato una dura decisione. La chiusura è ufficiale, e la notizia ha creato una certa apprensione tra i lavoratori.
Questa volta è toccato a GM prendere una complicata decisione. La General Motors ha deciso di chiudere i propri stabilimenti in Ecuador e Colombia, come si legge sul portale formulapassion. Ad annunciarlo è stata la stessa azienda con un comunicato: “Sono già iniziate le procedure di smontaggio” ha informato per quanto riguarda lo stabilimento colombiano. Gli 800 lavoratori della fabbrica di Bogotà, che era attiva da 60 anni, sono rimasti senza occupazione. Stessa sorte toccherà il prossimo mese di Agosto allo stabilimento di Quito, che è riuscito a rimandare la chiusura di qualche mese.
L’aziende ha comunque rassicurato i lavoratori informando di avere già avviato le procedure per l’esubero presso il Ministero del Lavoro avendo previsto un ricco indennizzo per i lavoratori, la cui cifra dovrebbe superare quella prevista dal contratto di lavoro firmato. La produzione è dunque destinata a cessare, mentre resterà l’attività di vendita delle automobili. Non una situazione semplice con i lavoratori, che se non altro sono però stati rassicurati per quanto riguarda gli indennizzi.
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