Dopo l’annuncio con effetti speciali della Milano Junior, il prossimo step in Alfa Romeo sarà la nuova versione del SUV Stelvio
Anche gli amanti più integralisti del marchio del Biscione dovranno arrendersi al progresso che avanza, sempre se non lo avessero già fatto con l’avvento della nuova filosofia aziendale sotto la guida del CEO Jean-Philippe Imparato. Potranno pure storcere il naso di fronte a una gamma dominata quasi esclusivamente da SUV (resiste solo la berlina Giulia) e dall’avvento sempre più imminente di versioni ibride in varie salse o di modelli completamente elettrici. È il mercato e nessuno può farci niente.
Anzi, a leggere i numeri sembra che le politiche volute dal proprio amministratore delegato vadano nella direzione giusta. I dati sulle vendite e sulle marginalità aziendali danno ragione alla strategia adottata, con buona pace della minoranza di fedelissimi appassionati, a cui comunque Alfa ha riservato perle come la nuova 33 Stradale. Dopo la Junior quindi, toccherà nel 2025 alla nuova versione del SUV Stelvio, il quale inizia a sentire il peso degli anni che passano, dopo 8 anni dal suo esordio sul mercato.
La nuova Stelvio 2025 sarà una rivoluzione
Fino alla presentazione della Tonale l’anno scorso e della Junior a inizio 2024, il marchio Alfa Romeo faticava a inserirsi nella bagarre automobilistica, non avendo moderne frecce nell’arco da poter scoccare. Resistevano stoicamente le due belve Giulia e Stelvio, fortemente volute nell’era Marchionne per risvegliare gli animi ormai assopiti da decenni degli alfisti bisognosi non solo di trazione posteriore e motore longitudinale, ma in generale di una vera Alfa Romeo che potesse primeggiare con le competitor tedesche sul piano del piacere di guida.
Da questo punto di vista, il loro compito lo hanno svolto egregiamente per circa otto anni di onorata carriera, ma non con numeri e guadagni sufficienti per far rinascere un marchio in perenne difficoltà economiche. Il tempo passava, le rivali si aggiornavano e Giulia e Stelvio restavano ancorate a un passato che prevede tutt’oggi solo versioni turbo diesel, oltre a improponibili motorizzazioni turbo benzina da superbollo. Il tempo del cambio di rotta, però, si avvicina grazie anche alle sinergie messe a disposizione del gruppo Stellantis di cui Alfa fa parte.
Probabilmente diremo addio alla eccellente piattaforma Giorgio non adatta all’elettrico, per ripiegare su una meno sofisticata ma più funzionale piattaforma STLA large, già utilizzata su altri modelli controllati da Stellantis. Nel 2025, quindi, vedremo la nuova Stelvio elettrica, seguita l’anno seguente dalla futura Giulia. Al momento non si sa nulla né sulla loro configurazione meccanica né sul loro aspetto esterno, ma sicuramente sarà un taglio netto rispetto agli attuali modelli ancora in commercio. Provando a crescere una nuova generazione di Alfisti 2.0.