Sono diverse le innovazioni nel mondo dei motori, ma ora sembra che si stia superando anche il concetto di benzina e di elettrico.
L’obiettivo delle grandi aziende automobilistiche al giorno d’oggi è quello di dare vita a una serie di modelli che possano in qualche modo garantire prestazioni di primo piano e allo stesso tempo anche impattare il meno possibile l’ambiente. Il pianeta ne ha un disperato bisogno, per questo motivo è necessario guardare al futuro in modo sostenibile.
La soluzione migliore al giorno d’oggi è quella di puntare quanto più possibile sull’elettrico. Si tratta di un progetto che al momento è solo agli albori e dunque è più che normale che ci possano essere delle difficoltà a riguardo, ma per fortuna le aziende stanno lavorando duramente per fare in modo che ci possa essere uno sviluppo sempre maggiore.
Inoltre non si vuole buttare all’aria anni di studi e di sviluppi di automobili termiche, motivo per il quale si sta dando vita a una grande produzione improntata sui carburanti sintetici, in modo tale da ridurre l’impatto inquinante. Si sta cercando dunque di progettare una serie di modelli che possano venire incontro alle esigenze dei clienti e allo stesso tempo dell’ambiente.
Chi ha sempre dimostrato di essere all’avanguardia per quanto concerne il mondo tecnologico è il Giappone, con la nazione del Sol Levante che ha dato così vita a una serie di progetti entusiasmanti. L’idrogeno è una splendida novità che ha fatto sì che nascesse la Toyota Mirai, ma ora ci sono anche ulteriori novità da tenere in considerazione.
Università di Tokyo e ammoniaca: il progetto è incredibile
Da ben cinque anni, l’Università Sophia di Tokyo ha deciso di portare avanti un progetto straordinario e davvero molto ambizioso. Quest’ultimo comporta la volontà di dare vita a delle automobili che possono funzionare grazie all’utilizzo dell’ammoniaca, con questo che sarebbe un cambiamento a dir poco epocale.
Lo studio è stato condotto da un equipe di ricercatori, il tutto sotto il controllo del professor Mitsuhisa Ichiyanagi, con quest’ultimo che ha spiegato come le loro ricerche portano ad affermare come in futuro saranno tantissime le auto che potranno usare questo sistema. Per prima cosa si tratta di un progetto altamente ecologico, ma che allo stesso tempo permette di abbassare sensibilmente i costi rispetto alla produzione di auto elettriche.
Con l’aggiunta dell’ammoniaca non vi sono emissioni di CO2 nell’aria e inoltre vi è già una sensibile produzione a livello mondiale di ammoniaca, il che la renderebbe molto più semplice da reperire rispetto all’idrogeno. Il motore in questione funzionerebbe grazie all’utilizzo della NH3 come combustibile primario e soprattutto può bruciare in modo del tutto pulito.
Una volta bruciata infatti l’ammoniaca produce solo acqua e azoto. I vantaggi di questo motore sono molteplici, partendo anche dal fatto che l’ammoniaca è un prodotto più sicuro e mono infiammabile rispetto alla benzina. Il problema sta nel fatto che la velocità di combustione è bassa, dunque la combustione completa è complicata, ma gli studi che l’Università di Tokyo sta portando avanti saranno in grado di risolvere in futuro anche questa problematica.