La Cina è sempre più al centro dell’automobilismo mondiale, e sembra decisa a preparare un assalto notevole all’Europa delle quattro ruote.
Per capire quanto il mondo possa cambiare di anno in anno, basarsi sullo storico imprenditoriale e/o di un determinato settore lavorativo è sicuramente una buona modalità di studio. Pensiamo all’automobilismo, mercato attivo da oltre mezzo secolo e che è davvero cambiato tanto.
Fino a vent’anni fa, infatti, la Cina non era minimamente fra le potenze motoristiche più rilevanti, mentre adesso nessuno al mondo si sognerebbe di sottovalutare e superficializzare l’operato delle aziende cinesi.
A dimostrazione di tutto ciò, la Cina prepara l’assalto all’Europa con una nuova automobile low cost pronta a fare la differenza in ambito automobilistico. Non ci resta altro da fare che scoprire qualcosa di più a riguardo di quella che sarebbe una manovra strategica davvero notevole.
Automotive, la Cina punta l’Europa: i dettagli
BYD, colosso cinese dell’automotive sempre più ricercato e di successo, si prepara a fare ancor di più la differenza in ambito automobilistico. Come annunciato ai microfoni del Corriere della Sera dalla Presidente Stella Li, infatti, in Italia ed Europa dovrebbe presto giungere una piccola vettura elettrica sul nostro territorio: “Nel 2025 presenteremo un’utilitaria dai prezzi contenuti perfetta per le città europee”. Il riferimento, per quanto assai vago, sembra mirato verso la BYD Seagull, la vettura elettrica che in Cina costa meno di una termica e che, a prezzi mantenuti, potrebbe veramente stravolgere il mercato europeo.
Nel Paese natale di BYD costa meno di 9.000 euro, e anche volendo raddoppiare il suo valore non si andrebbe oltre i 18.000 euro: per un’elettrica è davvero qualcosa di interessante, economicamente parlando. Alla fine dell’intervista, comunque, non è mancato un messaggio diretto verso la concorrenza e alle critiche per i prezzi al ribasso che propone BYD per i suoi progetti: “Se riusciamo a offrire i nostri modelli a un prezzo migliore è solo merito della nostra tecnologia”.
Stella Li ha citato le collaborazioni con la Nokia e fatto riferimento all’esperienza maturata all’interno del campo dell’automotive, ma anche al fatto che il colosso cinese che la vede a capo produce batterie dal 1995. Di sicuro i mezzi tecnici non mancano all’azienda in questione, che punta a scalare tutte le posizioni possibili e dirigersi verso l’olimpo delle automobili. Missione non facile, ma i passi da gigante compiuti negli ultimi anni fanno ben sperare BYD e la Cina intera.