Continuano i problemi per Elon Musk in questo inizio 2024. E’ arrivato un annuncio che ha lasciato impietriti i fan della Tesla.
Ora l’imprenditore sudafricano ha davvero commesso un errore clamoroso. Il nativo di Pretoria ha scelto di cavalcare il trend delle vetture a ruote alte con un modello che avrebbe dovuto fare la storia. Al contrario sta diventando noto per gli infiniti problemi che sta dando ai suoi primi acquirenti.
Sarebbe dovuto risultare un mezzo irrefrenabile. La vulnerabilità del Cybertruck, invece, emerse già all’atto della presentazione. Proprio come il varo di una nave in cui non si ruppe la bottiglia, il mastodontico mezzo subì dei danni da una sfera in acciaio nel vetro laterale al debutto. Nonostante il clamoroso autogol per quello che sarebbe dovuto risultare una prova di forza, le prenotazioni fioccarono. Il bestione elettrico sarebbe dovuto arrivare sul mercato in tre differenti versioni: Single Motor RWD, Dual Motor AWD e Tri Motor AWD.
Il punto di forza? La massiccia struttura che avrebbe dovuto ridicolizzare persino l’Hummer, avendo delle performance spaziali. La Single Motor RWD, ovvero la versione entry level, scatta da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi, vantando una autonomia di oltre 400 km. Con un vano di carico da quasi 3 m³, una lunghezza di 2 metri e una capacità di traino di 3.400 kg, avrebbe dovuto essere negli Stati Uniti il pick-up 2.0. Per le dimensioni del mezzo questo modello non è adatto alle nostre strade.
Inoltre, Elon Musk aveva puntato sulla solita tecnologia minimal per gli interni e l’autopilot. Grazie a sospensioni pneumatiche adattive di serie, ed un’altezza da terra sino a 40,64 cm con 6 posti a sedere, questa versione del Cybertruck ha fatto scalpore. I tecnici di Palo Alto avevano promesso una diffusione massiccia anche della versione Dual Motor AWD con uno scatto da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi ed una autonomia di più di 482 km. La versione Tri Motor AWD avrebbe vantato addirittura una accelerazione da 0 – 100 km/h in 2,9 secondi con una autonomia di più di 800 km.
Che guaio per Tesla
Coloro che hanno avuto il coraggio di investire nell’acquisto di questo mezzo si sono ritrovati con una brutta sorpresa. Il Cybertruck sarebbe dovuto risultare imprevedibile. Con un inverter in grado di alimentare apparecchi elettrici con una tensione che va da 120 a 240 V. Si tratta di un progetto clamoroso che avrebbe potuto far vacillare lo strapotere commerciale della Ford.
Il brand californiano sta richiamando tutti i 3.878 Cybertruck consegnati sino ad oggi. Il motivo? Secondo quanto riportato da un rapporto della National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) degli Stati Uniti, il cuscinetto del pedale dell’acceleratore potrebbe allentarsi ed incastrarsi nel rivestimento attorno al vano piedi. Si tratta di un problema tecnico serissimo. Date una occhiata alla rivale elettrica.
“Un pedale dell’acceleratore incastrato rischia di causare un’accelerazione involontaria del mezzo, aumentando le chance che si verifichi un incidente“, ha annunciato la NHTSA in una nota. Già da diverse settimane erano cominciate le segnalazioni. Per ora non si sarebbero verificati incidenti, ma la Tesla è stata costretta a correre ai ripari. E’ un periodo nero. L’azienda ha licenziato circa il 10% dei dipendenti, e qualche giorno fa, nell’assemblea dei soci, è stato chiesto di ripristinare il pacchetto di remunerazione da 56 miliardi di dollari assegnato nel 2018 a Elon Musk.
La colpa del richiamo dei Cybertruck deriverebbe dal lubrificante che ha ridotto l’attrito della pastiglia sul pedale. Dopo oltre 2 anni di ritardo rispetto alla data di rilascio, inizialmente, prevista si tratta di una brutta battuta d’arresto.