Gli autovelox continuano a fare discutere, con alcuni che sono stati condannati e dovranno risarcire i clienti.
Sono purtroppo diversi i cittadini che non sembrano essere intenzionati a rispettare i limiti di velocità, con questi che per molti sono considerati come un semplice optional. Per questo motivo è necessario un intervento deciso da parte delle istituzioni, con gli autovelox che sono evidentemente il miglior metodo per limitare i danni.
L’eccesso di velocità è una delle principali cause per quanto concerne gli incidenti in strada, per questo motivo è necessario incentivare gli automobilisti alla prudenza. Purtroppo però è successo in passato che i Comuni eccedessero con il loro utilizzo, non solo per quanto riguardava il numero, ma anche per un massimo di velocità davvero troppo irrisorio.
Questo non ha fatto altro che generare sfiducia da parte dei cittadini nei confronti di questi dispositivi che sono stati via via considerati solo come dei “mangia soldi”. Si deve dunque fare in modo che i Comuni tornino ad avere la fiducia dei cittadini, motivo per il quale si sta cercando di modificare il Codice della Strada.
Una delle principali novità andrà proprio a riguardare i tanto contestati autovelox. Questi infatti potrebbero avere un limite che sarà imposto non più in base alla scelta del Comune, ma bensì in base ai limiti imposti a livello nazionale. Intanto ci sono sempre dei dispositivi che non funzionano a dovere, con questi che ora sono costretti a risarcire non pochi soldi agli automobilisti a tutti gli effetti truffati.
Giudice condanna gli autovelox: incredibile a Treviso
Sono sempre di più gli autovelox in Italia, con il Belpaese che è la nazione europea nella quale si sfruttano maggiormente questi dispositivi. Alle volte capita però che questi non siano tarati nel miglior modo possibile, il che causa una serie di problematiche e di errori che poi finiscono nelle aule di Tribunale.
Uno dei casi più recenti è quello legato agli autovelox che si trovano nella strada regionale n.53 del Comune di Treviso. Un avvocato della città veneta ha subito una multa per aver viaggiato a 97 km/h in una strada da 90 km/h. Quest’ultimo però non ha voluto accettare la sentenza e dunque si è rivolto alla Corte di Cassazione.
A quanto pare esiste un cavillo legale che ora diventa un precedente che rischia di ribaltare la situazione. Infatti la Suprema Corte ha tolto la multa a questo avvocato trevigiano. Le apparecchiature erano sì state controllate dal Ministero delle Infrastrutture, ma non sottoposte a verifica tecnica dal Governo.
Questo ha comportato così un nuovo normativo, con la Corte di Cassazione che lo ha riempito dando ragione al multato. Sono moltissimi gli autovelox che non hanno passato l’iter completo e dunque tutte queste sanzioni potrebbero essere annullate. Come si evince dall’Ansa, solo in Veneto sono circa 50 milioni le multe emesse ogni anno per eccesso di velocità.
Ben 4 di essi giungono dal Comune di Treviso e ora saranno tanti gli automobilisti pronti a fare ricorso. Se tutto ciò sarà confermato anche in seguito, le conseguenze potrebbero essere epocali. Gli autovelox sono sempre di più sotto attacco e ora i cittadini non sono disposti ad accettare le sanzioni.