Sebbene tutti dicano “le automobili” ci sono delle spiegazioni molto particolari legate alle origini etimologiche di queste parole che ci portano a riflettere su “gli automobili”.
Sebbene facciano ormai parte della nostra quotidianità questi mezzi sono di ideazione piuttosto recente. Andiamo a scoprire dunque qualcosa in più in merito.
Non molti sanno che il primo prototipo di automobile con motore a scoppio è stata lanciata nel 1886, si trattava della Patent Motorwagen nota anche come Velociped. Se ci pensate si tratta praticamente di 140 anni fa, nulla rispetto a quanto abbiamo visto nella storia dell’umanità lunga più di millenni.
Nonostante dunque sia passato, relativamente, poco tempo, queste hanno monopolizzato la nostra attenzione arrivando a costruire parte fondamentale delle nostre vite. Le usiamo per andare a lavoro, ma anche per gite fuori porta, per andare a fare la spesa o per fare dei piccoli traslochi. Insomma praticamente tutti hanno un’auto che è di fondamentale importanza per svolgere questioni giornaliere, ma in pochi conoscono bene la storia di questo mezzo che nel corso del tempo ha subito differenti variazioni.
Ovviamente nella cultura moderna si dice “le automobili”, ma non è sempre stato così. Andiamo dunque ad approfondire più da vicino questo discorso.
Infatti inizialmente si diceva “gli automobili” in un’epoca, come quella del primo novecento, profondamente maschilista. Fu poi il poeta Gabriele D’Annunzio a introdurre la versione femminile del termine che divenne quella ufficiale sotto ogni punto di vista. Insomma un cambiamento radicale da non sottovalutare che ha fatto la storia anche della nostra lingua.
La scelta di D’Annunzio si basa solo ed esclusivamente su assonanze dal punto di vista di quello che si sente con l’orecchio, che si percepisce. Ci troviamo dunque di fronte a un cambiamento che all’epoca generò qualcosa di molto particolare tra le persone.
Abituate a un mondo piuttosto maschilista, patriarcale, le persone dell’epoca presero questa scelta inizialmente considerata fuori luogo. Giorno dopo giorno però le cose sono cambiate e anche l’abitudine ha fatto il suo ruolo. Perché se “gli automobili” oggi suona davvero male, se non fosse intervenuto D’Annunzio questo termine oggi sarebbe rimasto così e non avrebbe subito delle variazioni. Insomma delle novità che hanno coinvolto il pubblico e lo hanno lasciato senza parole sotto diversi punti di vista. Vedremo se ci saranno dei cambiamenti in futuro, ma appare difficile stravolgere ancora una volta il concetto.
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