Stellantis, vince il governo: l’azienda costretta a fare retromarcia, arriva l’ufficialità

Il Governo mette in difficoltà il Gruppo Stellantis, con questo che così si adegua alle decisioni delle istituzioni.

Non sono di certo mancate negli ultimi tempi le accuse reciproche tra il Governo italiano e il Gruppo Stellantis. Da una pare vi è stata l’accusa di favorire il lavoro in terra di Francia, mentre dall’altra la scarsa attenzione allo sviluppo delle auto elettriche, accusando il Governo di aver limitato la crescita di auto come la FIAT 500e.

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Vince il Governo su Stellantis (Ansa – bicizen.it)

Problemi che sembrano ben lontani dal potersi risolvere, soprattutto perché ci sono grossi interessi economici intorno alla vicenda. Il Governo infatti sarebbe intenzionato a entrare con una quota minoritaria in Stellantis, cosa che ha già fatto il Governo francese, ma la situazione è di stallo.

John Elkann, il presidente di Stellantis, ritiene insostenibile questa eventualità, ma al momento non ci sono né vinti né vincitori. Chi ci sta rimettendo, come sempre in questi casi, sono i lavoratori dei vari marchi del Gruppo Stellantis, con quelli italiani che al momento non sanno di preciso quale sarà il loro futuro.

Le variabili sono diverse, tanto è vero che si sta parlando anche di un possibile accordo da parte del Governo con una nuova azienda automobilistica che possa produrre in Italia. Intanto alcuni affondi da parte del Governo hanno dato i loro primi frutti, con il Gruppo Stellantis che è stato costretto ad attuare un passo indietro per molti inatteso.

Addio Alfa Romeo Milano: i motivi del cambio nome

Tra le vetture che erano tra le più attese in questo inizio di 2024 vi era indubbiamente l’Alfa Romeo Milano. Siamo di fronte infatti a un veicolo che si presentava come il modello a costo maggiormente contenuto da parte della casa italiana, con questo che avrebbe permesso così di dare vita a un’auto elegante ed economica.

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Alfa Romeo Milano diventa Junior (Stellantis Press Media – bicizen.it)

Le dimensioni evidenziano un veicolo che si mostra al pubblico con una lunghezza di 417 cm, una larghezza di 178 cm e un’altezza di 153 cm, il che la porta a essere omologata per cinque persone. La scelta dell’Alfa Romeo per la Milano è stata quella di virare su di una scelta ecologica, infatti sono due le versioni scelte per questo progetto.

Da un lato si avrà modo di mettere le mani su di una Full Hybrid, con motore 3 cilindri da 1200 di cilindrata, dall’altra invece una versione del tutto elettrica. I costi sono tra i 31.900 Euro, per la variante ibrida, mentre di 41.500 Euro per quella a impatto zero, ma entrando in concessionaria non si potrà più richiedere una Milano.

Adolfo Urso, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha richiesto il cambio della denominazione da parte del Gruppo Stellantis in quanto la sua produzione avviene in Polonia, nonostante il nome italiano. L’Alfa ha così deciso di non creare alcun tipo di polemiche e con un comunicato ufficiale da parte di Stellantis si è così deciso di modificare il nome da Milano a Junior. Una scelta che, come si evince dalla nota del Gruppo, avviene con l’intento di portare avanti un rapporto sereno e di collaborazione tra le parti, sperando che ci possa essere la tanto attesa distensione.

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