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Niente da fare per l’Italia, la notizia è pessima: sfumano tantissimi posti di lavoro

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Giovanni Messi

Per l’Italia arriva una notizia davvero pessima, che di sicuro avrà delle pesanti ripercussioni. Ecco cosa è stato appena deciso.

Siamo in un periodo in cui il mercato dell’auto sta cercando di uscire da una profondissima crisi, che ha fruttato il crollo delle vendite e tante altre situazioni scomode. L’Italia ha fatto registrare buoni dati sulle vendite in questi primi mesi del 2024, ma va detto che la situazione legata agli incentivi non fa ben sperare. Secondo quanto emerso, sono stati rinviati addirittura al mese di maggio, mentre inizialmente erano stati previsti a febbraio.

Auto dramma per l’Italia

Questo ha prodotto una paralisi del portafoglio ordini, soprattutto per quanto riguarda le auto elettriche, che già di loro non piacciono alla clientela, e senza le agevolazioni in pochissimi decidono di acquistarne. Nelle ultime ore, per l’Italia è emersa una nuova notizia negativa, che di certo non farà la felicità dei lavoratori e di chi sperava di avere una nuova occasione. Ecco tutti i dettagli.

Italia, la decisione è una vera stangata

L’Italia è un paese che sta producendo circa mezzo milione d’auto l’anno, e che come unico gruppo vede impegnato Stellantis, che poi ha una serie di diversi costruttori impegnati dalle nostre parti. Ebbene, viste le tensioni che si sono scatenate in questi mesi con il gruppo, il nostro paese cerca anche delle alternative, e si sono fatti dei nomi di veri e propri colossi da impegnare in stabilimenti situati entro i confini.

Chery in mostra (ANSA) – Bicizen.it

Dapprima si era parlato della BYD, gruppo cinese che sta superando la Tesla in termini di produzione di auto elettriche mondiali. Per il momento, con loro non se n’è fatto ancora nulla, ed è ecco che, di punto in bianco, si era parlato di Toyota, ma anche nel caso del gigante giapponese per il momento si è concluso qualcosa, ed il tempo passa.

Un’altra occasione sembrava poter esserci con il brand cinese Chery, ma è stato appena ufficializzato che produrrà in Spagna e non in Italia, una brutta sconfitta per il nostro paese, che viene così battuta da una nostra diretta concorrente. Secondo quanto emerso, andrà ad aprire uno stabilimento presso Barcellona, assumendo la bellezza di 1.600 lavoratori ex Nissan. Verso le case cinesi ci sarà anche poca stima e tanta preoccupazione da parte di quelle occidentali, ma non ci sono dubbi sul fatto che stiano arrivando in Europa garantendo lavoro a chi, dai marchi nostrani, non ne ha più, o comunque non ha garanzie in chiave futura.

La BYD sta costruendo un sito di produzione in Ungheria, mentre la Chery si è spostata sulla Spagna. L’Italia per il momento resta a bocca asciutta, con la situazione di Mirafiori che preoccupa e non poco. La situazione di crisi che si è venuta a creare è piuttosto brutta e ci sono sempre più dipendenti in cassa integrazione, a causa del basso numero di auto richieste. L’unica speranza, per una condizione più stabile, è legata all’arrivo di un colosso da fuori dall’Italia, ma per il momento appare uno scenario molto remoto.

Giovanni Messi

Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.

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