Lo stabilimento di Mirafiori continua a far discutere, ed ora ci sono finalmente delle novità. Ecco come vanno le cose.
Stellantis in Italia continua a far discutere, e dopo mesi di tensioni, si è arrivati ad una svolta importante. Dopo il caos scoppiato sullo stabilimento di San Nicola di Melfi, ora è toccato a quello di Mirafiori, che negli ultimi anni è stato quasi del tutto smantellato.
In Italia, nel 2023 sono state prodotte 751 mila auto, mentre si pensa che nel 2024 non si andrà mai oltre le 630 mila, e questo avrà ovviamente delle ripercussioni sui nostri stabilimenti.
L’obiettivo del Governo, che si era trasformato ad una richiesta ufficiale al CEO di Stellantis Carlos Tavares, è quello di produrre un milione di auto all’anno, ma ciò verosimilmente non accadrà mai. Quella di Mirafiori è una situazione drammatica, con il 2023 che ha segnato un calo della produzione pari al 51% e solo 12.580 vetture vendute, con la Fiat 500 elettrica e la Maserati Gran Turismo come uniche auto attualmente in costruzione.
Al momento, ci sono migliaia di operai in cassa integrazione, e tutto si lega alle scarse vendite, e quindi basse richieste di produzione, di questi modelli sopracitati. L’idea pare essere quella di riportare in questo stabilimento la 500 termica, che è tra le citycar più apprezzate, ma sul futuro di questo storico stabilimento alle porte di Torino tutto si deciderà nelle prossime ore. Ecco la situazione attuale.
Mirafiori, il vertice che può cambiare tutto
Il futuro di Mirafiori è del tutto incerto, ma nelle prossime ore potrebbero delinearsi i nuovi scenari relativi agli anni che verranno. Il CEO di Stellantis Carlos Tavares sarà a Torino in questi giorni, ufficialmente per il taglio del nastro del nuovo reparto di produzione delle trasmissioni eDCT, ma soprattutto, per valutare e parlare di quello che sarà il domani dello stabilimento piemontese.
Secondo quanto emerso, Tavares andrà ad incontrare tutti i sindacati per trattare temi come il futuro di Mirafiori e quello dei dipendenti, e sul tavolo ci sarà il possibile arrivo di nuovi modelli in modo da poter rilanciare la produzione.
Circa tre settimane fa è emersa l’ipotesi, che vi abbiamo anticipato poco fa, di riportare la Fiat 500 dotata del motore a combustione in Italia, in modo da poter risollevare i numeri della produzione. Attualmente, essa viene prodotta in Polonia, ma le cose potrebbero cambiare, soprattutto in caso di esito positivo dei colloqui che si verificheranno nelle prossime ore.
Una doccia fredda è arrivata qualche giorno fa, quando è stato stabilito che la piccola Leapmotor T03 non arriverà mai a Mirafiori, visto che sarà prodotta in Polonia. Tra le auto a cui si era pensato per salvare questo stabilimento c’era anche la piccola elettrica cinese, ma si è deciso di non costruirla nel sito torinese.
Dunque, l’unica speranza al momento pare essere la 500 termica, ma non è da escludere che al tavolo delle discussioni emergano altre idee, anche grazie alla pressione dei sindacati. Il momento è decisivo ed occorre valutare al meglio ogni tipo di ipotesi.