Si discute molto degli incentivi auto al giorno d’oggi, ed ora vi parleremo di un aspetto che tutti voi dovreste conoscere.
Siamo ormai giunti al mese di aprile, ed ancora non sono stati emessi i fondi per gli incentivi auto 2024. Inizialmente, era febbraio il mese nel quale l’Ecobonus avrebbe dovuto fare la propria comparsa, ma il tutto è poi slittato in avanti nel tempo. Ad oggi, pare che il loro arrivo sia stato pianificato per maggio, ed anche i costruttori si augurano che questo ultimo timing venga rispettato, visto che il portafoglio ordini ha subito un brusco arresto.
La clientela, infatti, non vuole rischiare di ordinare una vettura oggi, e vuole farlo nel momento in cui gli incentivi auto verranno, a tutti gli effetti, erogati. Si potra arrivare ad un contributo massimo 13.500 euro nel caso in cui venissero rispettati tutti i requisiti, ed ora andremo a vedere, nel dettaglio, un aspetto molto interessante. Il tutto è legato alla vendita di un’auto acquistata mediante incentivo, e c’è da dire che si rischia grosso se si procede a questa mossa troppo presto rispetto al momento dell’acquisto.
Nell’attesa che i nuovi incentivi auto vengano deliberati, cosa che a questo punto dovrebbe avvenire nel mese di maggio, Invitalia sta procedendo con l’aggiornamento online ecobonus, che permetterà così alle concessionarie di riservare le somme destinate agli incentivi tanto discussi. Oggi però, vi parleremo di un aspetto interessante, che riguarda una fase successiva all’acquisto di una vettura dopo aver fatto uso dell’incentivo.
Cosa succede se si vende un modello acquistato tramite ecobonus? A fornire una risposta è stato il sito web “Businessoline.it“, e le regole, in tal senso, sono molto chiari. Un veicolo acquistato con gli incentivi auto non può essere venduto almeno per un anno, se si tratta di persone fisiche, o due anni se il proprietario è un’entità giuridica. Ebbene, nel caso in cui si commetta questo errore, c’è un grosso rischio che i colpevoli andranno a correre.
Nel caso in cui si decida di venderla prima del tempo, si perde il beneficio economico con la richiesta, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di restituire il denaro. Tutto ciò rappresenterebbe una vera e propria truffa, in quanto, colui che beneficia dell’incentivo potrebbe acquistare l’auto a prezzi bassi, per poi rivenderla ad un prezzo di mercato più alto subito dopo averla ricevuta, e gli enti hanno così provveduto ad imporre una legge in modo da evitare che ciò accadesse.
Visto che in Italia, molto spesso, abbiamo a che fare con dei veri e propri furbetti, è stato corretto procedere in questa maniera, nella speranza che tutto vada come previsto. Ora non resta che augurarsi che gli incentivi vengano presto messi sul piatto e che così il mercato possa ripartire, in una fase in cui, rispetto al passato, c’è già stato un passo in avanti. Vedremo se l’ecobonus smuoverà il discorso legato all’auto elettrica, o anche alle Plug-In Hybrid, che sono finite in caduta libera in questi ultimi tempi.
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