Attenzione alle novità in fatto di carburante in Italia, con questa nuova versione bio che mette in crisi sia la benzina che l’elettrico.
L’obiettivo al giorno d’oggi delle grandi aziende è quello di progettare una serie di carburanti che possano venire incontro quanto più possibile alle esigenze dell’ambiente. L’Italia sta lavorando duramente sotto questo aspetto, in modo tale da poter dare vita a delle città molto meno inquinate rispetto al giorno d’oggi.
Per il momento la maggior parte delle aziende sta cercando di improntare prettamente la propria produzione su delle auto elettriche, con queste che, una volta in strada sono le più ecologiche. Non tutti però sono convinti di questo cambiamento, considerando infatti come la produzione e lo smaltimento di queste auto è molto inquinante.
Sono sempre di più coloro che sono dell’idea che il vero futuro ecologico non sarà elettrico, ma bensì cercando di sfruttare quanto più possibile i biocarburanti. Questi infatti sono carburanti sintetici che sono lavorati e che così facendo permettono di ridurre sensibilmente le emissioni di CO2, puntando così ad abbatterli del tutto.
In Italia sono diversi i colossi che stanno lavorando proprio in quest’ottica, in modo tale da poter offrire ai clienti le migliori offerte possibili e al prezzo più vantaggioso. Una delle aziende più note nel Belpaese è Eni, con questa realtà che ora ha dato vita a un biocarburante tra i più innovativi che si siano mai visti fino a oggi.
Siamo di fronte a un periodo di grandi cambiamenti nel mondo dei motori e della mobilità, per questo motivo vi è grande interesse attorno alla nascita di HVOlution. Questo biorcarburante prende il nome da Hydrotreated Vegetable Oil, con questi che si tratta di un diesel che è stato realizzato solo utilizzando delle materie rinnovabili, facendolo così diventare perfettamente in sintonia con l’ambiente.
Si sa che al giorno d’oggi è il gasolio il principale nemico degli ecologisti, ma se le aziende saranno in grado di progettare un carburante del genere, allora il tutto potrebbe cambiare. HVOlution al momento sarà presente in ben 50 stazioni di benzina sparse per tutto il territorio nazionale, con questi che hanno l’intento di abbattere sensibilmente le emissioni di CO2.
La creazione di questo biocarburante avviene tramite una miscela di paraffine stabili, con queste che hanno una bassa componente igroscopica. Questo significa che non hanno una grande capacità di assorbire l’acqua e inoltre si presentano con una scarsa suscettibilità alla contaminazione batteria. In questo modo HVOlution ha modo si superare il limite del 7% imposto dalle normative europee EN 590 per i biodiesel.
Interessante inoltre constatare come all’interno di questo carburante non ci siano in alcun modo la presenza di aromatici o di poliaromatici. Questo è un punto sul quale Eni ha voluto insistere in modo netto e chiaro. La grandezza del progetto è dettata dal fatto che già adesso ci sono tante auto a gasolio compatibili con questo biocarburante, ovvero tutte quelle che sono omologate come Euro 6. Uno sviluppo straordinario e che darà così una grande mano per poter dare vita a un mondo sempre più ecologico e a impatto zero, come ormai deve essere.
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