Un esperimento ha messo in evidenza quali siano i modelli di auto che possono mettere più a rischio la sicurezza stradale.
Tutelare la sicurezza di tutte le persone che circolano sulle nostre strade non può che essere determinante, anzi è proprio per questo che il Codice della Strada viene periodicamente modificato quando si ravvisa la necessità di far capire agli utenti quanto alcuni comportamenti possano essere pericolosi.
In casi simili non può che essere provvidenziale applicare un detto che ascoltiamo spesso, ovvero “la prudenza non è mai troppa”, anche se spesso può bastare anche solo una piccola distrazione per andare incontro ad un incidente.
Anche se alcuni potrebbero non pensarlo, ci sono dei modelli di auto che possono essere ritenute più pericolose di altre, per questo è bene che chi le ha ne sia a conoscenza. Questo ovviamente non significa evitare di comprarle, ma cercare di guidarle con maggiore consapevolezza.
Sicurezza stradale a rischio con alcune auto
Pensare che possa essere il modello di auto che ci troviamo a guidare a mettere a rischio la sicurezza stradale sembra essere quasi impossibile, invece un fondo di verità sembra davvero esserci. Basti pensare, ad esempio, a quanto accade negli Stati Uniti, dove Suv e macchine di grandi dimensioni vanno per la maggiore, ma dove sono diverse le strade dissestate e ricoperte di buche.
Riuscire a vederle in anticipo non è sempre così semplice, soprattutto perché magari alcune si aggiungono solo recentemente e finiscono così per generare problemi soprattutto a chi viaggia in bicicletta o a piedi.
Un ruolo determinante in questo sembra averlo soprattutto il peso della vettura, che finisce per generare un impatto forte sull’asfalto. Se poi questa situazione si ripete per decine di volte ogni giornata, il gioco sembra essere fatto.
Come ha sottolineato Fortnine, che ha cercato di analizzare il problema, questo non è però l’unico fattore che dovremmo prendere in considerazione. Non si deve inoltre sottovalutare l’incidenza data dall’altezza della griglia, che è certamente più elevata rispetto a quella di una city car, e che finisce per generare uno slancio non da poco se dovesse esserci un impatto con un pedone.
L’effetto non può che essere ancora più preponderante se prendiamo in considerazione un Tir. In questo caso il dolore maggiore si ripercuoterà soprattutto sulla cassa toracica della persona coinvolta. Non si verifica alcun cambio di direzione come invece potrebbe esserci con una berlina, per questo la sopravvivenza potrebbe essere ad alto rischio.
Il dato da non sottovalutare
Ad avvalorare la teoria secondo cui le vetture eccessivamente pesanti mettano a rischio la sicurezza stradale e danneggino il manto ci pensa inoltre EuroNcap, l’organizzazione europea di valutazione della sicurezza delle auto. Si registra infatti una tendenza sempre più diffusa tra le aziende del settore a realizzare modelli più grandi e con un peso maggiore, ma senza tenere conto delle conseguenze che questo può provocare.
Il dato viene confermato dagli ultimi crash test effettuati: su undici modelli esaminati solo tre pesavano meno di due tonnellate e solo una, la Smart #3, è classificata come piccola auto familiare.
Ora sembrano esserci pochi dubbi sulle motivazioni di questo modo di agire, legati alle esigenze manifestate dai consumatori, che si sentono più tranquilli all’idea di guidare veicoli più grandi, ma anche all’elettrificazione, che porta a realizzare batterie di dimensioni maggiori perchè ritenute più potenti.
Un modo di agire simile finisce però per essere deleterio anche a livello di efficienza, visto che i consumi e le emissioni risultano essere più elevati. Fare un passo indietro sembra essere però attualmente difficile.