La moto a tre ruote ormai hanno invaso il mercato, ma sapete perché esistono? La risposta è davvero molto più semplice di quanto si possa immaginare.
Veicoli intelligenti che ci possono aiutare nel percorrere la strada in maniera lineare e che sono a nostra disposizione su svariati manti stradali.
Le trike sono ormai da tempo una realtà consolidata che ha basi molto più antiche di quanto si possa immaginare. Alla fine dell’ottocento, del secolo scorso, la mobilità era affidata a due mezzi e cioè la bicicletta e la carrozza. Fino a quando nel 1886 nacque il premio veicolo a motore, fu il Benz Patent Motorwagen a lanciare un triciclo. Una storia incredibile che arriva fino ai giorni nostri.
E se i sidecar sono ancora oggi motivo di attrazione vintage sono tante le moto che nel corso del tempo hanno assunto il classico aspetto a due ruote. Insomma è passato molto tempo e sebbene oggi siano meno visibili per strada resistono in un mercato che si è evoluto e ha lasciato spazio a modelli più utili. Ma come mai ancora oggi si vendono? Andiamo a scoprirlo.
Moto a tre ruote, perché esistono?
Il motivo più semplice che giustifica l’esistenza delle moto a tre ruote è quello dettato dalla stabilità maggiore rispetto a quelle con le due ruote in linea. Si tratta di mezzi che difficilmente si ribaltano a terra e che hanno una forte tenuta con la strada.
Insomma una moto che possa garantire meno incidenti anche se poi di fatto perde parzialmente il suo lato di aerodinamicità che permette a quelle normali di sfrecciare anche tra i veicoli fermi nel traffico. Senza dimenticare il collezionismo che può nel suo modo di fare regalarci anche delle soddisfazioni puramente estetiche.
Le moto a tre ruote sono destinate a durare ancora molto sul nostro mercato e a regalarci delle nuove evoluzioni in grado di conquistare persone sparse nel mondo. In questo senso sicuramente l’elettrico ha dato una svolta non di poco conto a modelli che si sono distinti all’interno della sfera commerciale anche europea.
Nonostante tutto è inutile negare che il progresso maggiore l’abbiamo visto negli Stati Uniti dove le strade più larghe consentono una possibilità di progressione non di poco conto. Spazi sterminati che eludono il problema di muoversi in mezzo al traffico, cosa per la quale in Italia molti preferiscono la moto a una semplice macchina.